La lista dei desideri che mai si avvereranno. O forse sì?!

“Tommy, scriviamo la lista di ciò che vorremmo? Così poi quando soffiamo le candeline al compleanno sappiamo subito che desiderio esprimere e non ci dimentichiamo. Inizio io: vorrei essere un palloncino, per volare, guardare tutto dall’alto e viaggiare lontano lontano”.

“Sicura Alice? Mica arrivi tanto lontano se sei un palloncino, prima o poi scoppi”.

“Ma figurati Tommy, io ovviamente sarei un palloncino magico, tutto colorato e con poteri da unicorno, potrei arrivare fin nello spazio. Dai tocca a te, tu cosa desideri?”.

“Mmmm…boh. A me va bene tutto quello che ho”.

Più diversi di così non si può. E’ in questi momenti che smetti di porti troppi dubbi riguardo il modo in cui li stai educando, come li stai condizionando, come saranno: loro sono così, tu puoi fare del tuo meglio, ma ci sono cose con le quali si nasce. Da un lato il mare in tempesta che tutto vuole e tutto travolge, dall’altro lo scoglio che resta fermo e fa tesoro d’ogni alga, d’ogni cozza, d’ogni onda che lo sfiora.

“Tommy, sei noioso. Allora continuo io. Vorrei che Orso potesse restare sempre con me. Maaaaamma, potrò tenere Orso anche quando sarò nonna? Se cresco devo lasciarlo? Perché allora non voglio crescere”.

“Alice certo che potrai tenerlo. Sarai tu a decidere. Quel povero Orso ne ha passate tantissime, non vedi che è ancora qui bello sorridente come il sole? Lui resiste, tu…beh, potrai tenerlo sul tuo letto sempre”.

Tommaso guarda la sorella sorridendo. “Ho trovato, ho deciso qual è il mio desiderio. Vorrei essere un ghepardo. Perché è il più veloce del mondo, perché è buono e vive con la sua famiglia. Mi piace. Però lui non mangia le lasagne. E nemmeno gli gnocchi. Quindi boh, non sono sicuro. Posso restare quello che sono?! Facciamo che desidero diventare addestratore di cani. Ho fatto imparare alla Buondì a fare i percorsi e a scendere dallo scivolo. Sarei bravo, no?”.

Alice lo abbraccia. “Dai Tommy, abbiamo capito. Non ti preoccupare, ci penso io alla tua lista desideri: una ciotola di tagliatelle tipo quelle di nonna Pina, tre pacchetti di figurine dei calciatori, una palla, un fischietto per addestratore. E per quattro compleanni sei apposto. Io intanto ti saluto i pianeti, prometto che sarà un palloncino generoso e ti porterò regali da tutta la galassia”.