Vent’anni dopo il G8 di Genova: un incontro e un viaggio della memoria con Acli Bergamo

Scontri durante il G8 nel 2001

Sono passati 20 anni dal G8 di Genova, un incontro tra le otto grandi potenze industriali dei primi anni 2000 nel capoluogo della Liguria, che è stato palcoscenico di numerose rivolte e manifestazioni ed azioni poco ortodosse da parte delle forze dell’ordine.

In memoria di queste quattro giornate (19,20,21 e 22 luglio 2001) le ACLI della provincia bergamasca hanno organizzato un ciclo di tre incontri per riflettere su ciò che è accaduto in quei quattro giorni che hanno segnato l’Italia del nuovo millennio, che si concluderanno giovedì 1 luglio alle 21.30.

Nei primi due incontri sono stati approfonditi gli aspetti storici, civili e politici attraverso le testimonianze di chi oggi rappresenta i manifestanti (associazioni) e chi, nel 2001 prese parte alle manifestazioni, il tutto accompagnato dalle analisi di don Fabio Corazzina e Vittorio Agnoletto e da un dialogo con Giovanni Mari, autore del libro “Genova. Vent’anni dopo”.

Nel terzo incontro, intitolato “Genova dove non vivo. Mio nome. Sostantivo”, Davide Galliani, professore di Istituzioni di Diritto pubblico presso la Statale di Milano, e Antonio Marchesi, giurista e filosofo del diritto, metteranno in luce le modifiche che sono state attuate alle norme giuridiche sulle manifestazioni in base a ciò che successe durante i quattro giorni del G8. I principali temi che si andranno ad evidenziare riguardano la conclusione di queste giornate verso un climax ascendente, la cui vetta si raggiunse alla scuola Diaz e a Bolzaneto. I tre principali argomenti saranno: la violenza nello Stato e nella democrazia, la responsabilità dei media e dei giornali nel raccontare la vicenda di Genova durante il G8 e le ricadute attuali dei fatti del 2001.

Infatti, durante le quattro giornate, la violenza che i manifestanti hanno subito è stata più di quella prevista dalla legge, anche quella morale: molti sono stati i casi in cui parole o piccoli spintoni si sono trasformati in pestaggi, torture o umiliazioni, come successe nella scuola Diaz, usata come dormitorio, ma che venne indicata come sede e principale ritrovo dei manifestanti.

Il percorso organizzato dalle ACLI di Bergamo si concluderà l’11 luglio, con un viaggio a Genova nei luoghi simbolo delle rivolte delle giornate del G8 e per incontrare i genitori di Carlo Giuliani, vittima degli scontri tra i manifestanti e la polizia.

«Un viaggio per non dimenticare. Un viaggio per continuare ad essere sentinelle di democrazia anche oggi», dichiara Corrado Maffioletti, responsabile del percorso.

L’incontro online è visibile sulla pagina Facebook e sul canale Youtube delle Acli di Bergamo. È possibile iscriversi anche al viaggio nella memoria civile compilando il form su https://www.aclibergamo.it/proposte/viaggio-nella-memoria-civile-genova entro venerdì 2 luglio 2021.