Albino: “Il codice Moroni” per riscoprire lo sguardo sacro di un grande ritrattista

Dal 2 giugno al 22 agosto 2021 la chiesa parrocchiale di Albino, San Giuliano, insieme alla vicina chiesa di San Bartolomeo, ospita la mostra intitolata Il codice Moroni, organizzata in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla nascita del pittore albinese.

Don Giuseppe Locatelli, parroco di Albino, ci aiuta a cogliere il significato pastorale della scelta di allestire l’esposizione proprio nella chiesa parrocchiale: «Mi piace pensare che queste opere ci parlino ancora, che l’arte possa essere ancora oggi un tentativo per raccontare di Dio e della nostra fede a chiunque le guardi. Queste opere sono nate in chiesa, da un contesto e da una cultura profondamente religiosi, sono strumento di fede, perciò credo sia un segno importante l’allestimento della mostra proprio in chiesa. È qui che le opere di Giovanni Battista Moroni possono assumere nuovamente il loro significato autentico, rivelarci anche il senso religioso del pittore.

L’ambito religioso è il pozzo da cui ha attinto la maggior parte degli artisti nei secoli scorsi e credo che la Bibbia continui a offrire molti spunti creativi: nel nostro tempo dobbiamo a papa Paolo VI il tentativo di ricucire il legame tra arte e fede. Mi sembra, però, che un artista per potersi dedicare a una produzione legata a questi temi ed esprimersi in modo competo, debba averne anche una conoscenza personale, frequentare le celebrazioni, fare proprio il messaggio che vuole trasmettere attraverso le sue opere. Penso che Moroni possedesse queste caratteristiche. Sicuramente ha preso ispirazione da oggetti liturgici, materiali, tessuti che ha visto in chiesa. Di fianco allo Stendardo di Villa di Serio che sul verso raffigura Santo Stefano, per esempio, è allestita una pianeta di velluto rosso con ricami preziosi che richiama il tessuto della dalmatica indossata dal Santo nel dipinto. Nel percorso della mostra si può vedere, inoltre, un calice che assomiglia molto a quello raffigurato sul recto dello Stendardo di Pradalunga con la Gloria Eucaristica. Moroni non ha solo imitato oggetti liturgici, ha fatto proprio il loro significato e l’ha interpretato e raccontato. Credo che si possa racchiudere il profondo senso religioso di Moroni proprio nella rappresentazione della Gloria Eucaristica sullo stendardo appensa citato: lo squarcio tra le nuvole si apre su un cielo che non è azzurro, ma oro, ci porta oltre il tempo, ci fa assaporare il mistero di Dio.»

Orari di apertura della mostra ad Albino:

Giovedì e Venerdì dalle 15.00 alle 18.00
Sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 20.30
Domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00

Durante le celebrazioni nella chiesa di San Giuliano non è possibile visitare la mostra.

L’ingresso alla mostra è gratuito e contingentato.
Il sabato e la domenica è consigliato prenotare l’ingresso alla mostra con almeno 24 ore di anticipo.

Visite guidate su prenotazione: www.valseriana.eu
Visite guidate per gruppi in altri orari su prenotazione: 035 704063