25 luglio, Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani: la messa del Vescovo in una Rsa

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Papa Francesco ha istituito la «Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani». Si celebra domani, 25 luglio, in occasione della tradizionale festa di Sant’Anna e di San Gioacchino, i nonni di Gesù.

La messa del Vescovo alla Rsa di Cividate al Piano

Le parrocchie e le realtà ecclesiali sono state invitate a dedicare almeno una celebrazione eucaristica nella giornata di domani agli anziani. La Diocesi ha sollecitato inoltre tutti a impegnarsi nel regalare una visita alle persone anziane, soprattutto quelle sole o ammalate, nelle loro case.

Domani alle ore 10.30, il vescovo Francesco Beschi celebrerà la Santa Messa nella Rsa «Fondazione don Ciriaco Vezzoli» di Cividate al Piano, ovviamente nel rispetto delle norme antiCovid e con tutte le attenzioni dovute alla tutela dei pazienti. La celebrazione sarà trasmessa in diretta su Bergamo Tv.

Il carattere straordinario della «Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani» è sottolineato dal dono dell’indulgenza plenaria alle persone anziane che parteciperanno alla Santa Messa, anche nelle loro parrocchie (o, se impossibilitate, mediante la televisione, la radio, i social) e a tutti coloro che compiranno una visita a un anziano.

Il messaggio del Papa

“E’ questo il senso di questa Giornata – spiega Papa Francesco- che ogni nonno, ogni anziano, ogni nonna, ogni anziana, specialmente chi tra di noi è più solo, riceva la visita di un angelo. Alcune volte essi avranno il volto dei nostri nipoti, altre dei familiari, degli amici di sempre o di quelli che abbiamo conosciuto proprio in questo momento difficile». Il riferimento è al periodo della pandemia, mesi di lutti, di fatiche, di difficoltà e di solitudine che soprattutto gli anziani hanno subito (e continuano tutt’oggi a subire) con effetti pesanti.

Il Papa sottolinea come gli anziani debbano sempre tenere stretta la speranza e la consapevolezza che il loro è un ruolo importante per la società. “Il Signore sempre è vicino a noi, con nuovi inviti, nuove parole, con la sua consolazione, ma sempre è vicino a noi. Voi sapete che il Signore è eterno e non va mai in pensione, mai”. “Qual è la vocazione nostra oggi, alla nostra età? Custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli“.

L’invito ai nonni e agli anziani

Sogni, memoria, preghiera. Sono queste le tre parole chiave attorno alle quali ruota il compito prezioso degli anziani oggi, che sono invitati a essere sognatori di pace, a trasmettere alle generazioni future i valori più profondi della vita, e a non trascurare mai la preghiera. Perché “la preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l’affannarsi di tanti”.

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