Marcia, canoa, ciclismo, nuoto, karate: le splendide medaglie di oggi

Insomma, queste medaglie non sappiamo più dove metterle. Solo nella giornata di giovedì ne sono arrivate ben 5, di ogni metallo. E allora tocca (che fatica, eh) annunciare i nomi che per qualche tempo risuoneranno nelle nostre orecchie e che gli dèi dello sport hanno appena accolto tra le loro braccia: Massimo Stano, Manfredi Rizza, Elia Viviani e Viviana Bottaro e Gregorio Paltrinieri.

Altro giro, altre storie a cominciare da quella di Massimo Stano che ha vinto la medaglia d’oro nella 20 km di marcia. Pugliese, musulmano per amore perché è sposato con la marocchina Fatima Lotfi, nessuno lo dava tra i favoriti nella gara di oggi. Eppure ha corso dall’inizio alla fine in testa, come ad aver fretta di arrivare forte di una grande condizione staccando negli ultimi giri i due giapponesi che gli si erano attaccati alle calcagna, ma che nulla hanno potuto contro il suo strapotere. Una vittoria che prolunga una tradizione fortissima dell’Italia nella marcia, disciplina nobile nel mondo dell’atletica.

E poi c’è la medaglia d’argento di Manfredi Rizza nella Canoa Sprint 200 metri. Un risultato che aveva iniziato a costruire dopo il 6° posto di Rio 2016 e che aveva premeditato già dalle qualificazioni di qualche mese fa. Un metallo bello e splendente che arricchisce di bellezza il nostro medagliere.

Metallo, quello d’argento, che è sfuggito per un pelo ad Elia Viviani che nel ciclismo su pista (specialità: Omnium) partiva con la medaglia d’oro di Rio 2016 al collo. La tanta tensione l’ha frenato nella prima delle quattro prove, ma nelle altre è stato perfetto. A guardarlo sembrava un gatto che balzava da una parte all’altra senza sbagliare un colpo; fino ad un giro dal termine era comodamente in seconda posizione, ma in uno sport dove da un momento all’altro può succedere di tutto, quel tutto è accaduto e ha dovuto “accontentarsi” del gradino più basso del podio. Ma per il nostro portabandiera si tratta di un successo comunque, visto il lotto di partenti di altissima caratura e della rimonta di cui è stato protagonista.

Per l’altra medaglia di bronzo, “Greg” Paltrinieri, nella 10 km di nuoto non abbiamo più parole. Ci tocca ricordare della mononucleosi che fino a poco tempo prima di partire per il Giappone lo attanagliava, poi la rimonta. Già essere in vasca era un successo, poi è arrivato l’argento negli 800 metri e oggi, nel soffoco di Tokyo, il bronzo in una delle gare più strazianti del programma olimpico.

Roba da guerriglieri, così come vale per Viviana Bottaro che il bronzo lo ha ottenuto nel karate facendo segnare un record speciale: prima medaglia femminile per l’Italia in questa disciplina. Con la forza di queste tigri (tutte individuali…) l’Italia è a quota 35. E abbiamo ancora qualche carta da giocarci…

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