Festa dell’Assunta. Suor Chiara: “Un invito ad alzare lo sguardo, Maria ci apre la porta del cielo”

Buongiorno Suor Chiara. Nel pieno dell’estate torna la festa dell’Assunta. Nella Bergamasca sono tanti i santuari e le chiese dedicate proprio all’assunzione di Maria. Quest’anno al riposo delle vacanze si associa anche il desiderio di rinascita e resurrezione per tutti, corpo e anima, come è accaduto alla Madonna. Che cosa ne pensate e a vostro parere quali sono le letture e le preghiere più interessanti per prepararsi e accompagnare questa festa?

Lucia

Cara Lucia, siamo nel cuore dell’estate e sentiamo tutti il desiderio di una pausa, di un giusto riposo per prendere le distanze dalla vita quotidiana, con la sua bellezza e la sua fatica, con il suo desiderio di rinascita dentro un tempo ancora segnato da incertezza.

In questo contesto, la liturgia pone alla nostra attenzione e alla nostra preghiera la contemplazione del mistero della vergine Maria assunta in cielo in corpo e anima.

È un invito ad alzare lo sguardo per contemplare il nostro destino ultimo, la nostra chiamata a partecipare definitivamente con tutto ciò che siamo, corpo e anima, alla vita di Dio. La Chiesa ci invita a guardare questo mistero: Dio vuole salvare l’uomo intero, cioè anima e corpo!

Maria mostra l’unità di tutta la persona umana

La realtà stupenda di Maria assunta in cielo ci mostra l’unità di tutta la persona umana e ci ricorda che siamo chiamati a servire e glorificare Dio con tutto il nostro essere. La vergine Maria, creatura umana come noi, ha raggiunto l’eternità con l’anima e il corpo, e lì ci attende, come una madre che aspetta i suoi figli: ci apre la porta del cielo e indica a noi pellegrini la meta verso cui tendere. La pietà popolare ha riconosciuto questo mistero di Maria e l’ha fatto proprio come un tesoro di fede da custodire e da guardare per incoraggiare il proprio cammino e guardare la vita con speranza. La festa dell’Assunzione di Maria è un richiamo per tutti noi, specialmente per quanti sono afflitti da dubbi e tristezze e vivono con lo sguardo rivolto in basso, non riescono ad alzare lo sguardo.

Guardiamo in alto, il cielo è aperto; non incute timore, non è più distante, perché sulla soglia del cielo c’è una madre che ci attende ed è nostra madre. Affidiamo alla Vergine Maria il nostro cammino, i nostri desideri, le nostre paure.

“Nelle nostre opere risuoni il canto della carità”

Ella ci guidi a lasciare che tutta la nostra vita si trasfiguri a immagine del Figlio amato e, perché già ora, possiamo partecipare alla sua gloria. A lei ci affidiamo con le parole di papa Francesco:

“Vergine Santa e Immacolata, a te ci rivolgiamo con confidenza e amore.

Tu sei tutta bella, o Maria! Il peccato non è in te. Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità, nella nostra parola rifulga lo splendore della verità, nelle nostre opere risuoni il canto della carità, nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità, nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.

 Tu sei tutta bella, o Maria! La Parola di Dio in te si è fatta carne.

Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti, la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti, la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano, ogni vita umana sia da noi amata e venerata. 

Tu sei Tutta bella, o Maria! In te è la gioia piena della vita beata con Dio.

Fa che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno: la luce gentile della fede illumini i nostri giorni, la forza consolante della speranza orienti i nostri passi, il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore, gli occhi di tutti noi rimangano ben fissi là, in io, dove è la vera gioia. 

Tu sei Tutta bella, o Maria! Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica: sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù, sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero. Amen!”