Pollyanna e i super-classici per ragazzi che sfidano il tempo: “Libri che parlano a tutti”

«Oh zia Polly! Zia Polly! Come sono contenta, stamattina, anche solo di essere viva!». La gioia di vivere della piccola Pollyanna è travolgente e porta allegria nell’animo di qualsiasi lettore, fanciullo o adulto che sia.

Le prime righe di “Pollyanna”, (Gallucci 2021, traduzione di Paola Mazzarelli, pp. 288, 12,50 euro) di Eleanor H. Porter (Littleton, 19 dicembre 1868 – Cambridge, 21 maggio 1920), pubblicato dalla scrittrice statunitense nel 1913, ci trasportano nel mondo empatico della piccola protagonista, la cui carica positiva e il sorriso contagiano tutti.

Il segreto di Pollyanna: non “solo” per ragazzi

Dal romanzo venne tratto nel 1960 il film Disney “Il segreto di Pollyanna”, regia di David Swift, con protagonista Hayley Mills, che per la sua recitazione in questo film ricevette nel 1961 l’Oscar giovanile, un Oscar speciale assegnato proprio quell’anno per l’ultima volta.

Occorre ricordare che la cosiddetta narrativa per ragazzi, trasmette valori immortali, non retorici, da tramandare da nonna/nonno a nipote. I nonni sono figure che rappresentano le nostre radici e tramandano le tradizioni, come ha sottolineato Papa Francesco durante l’Angelus pronunciato lo scorso 25 luglio, prima “Giornata dei nonni e degli anziani”, voluta dallo stesso Pontefice. 

“Oggi c’è bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, di condividere il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti”, ha sottolineato il Santo Padre. Quale migliore immagine di quella di nonna/nonno e nipote che leggono un libro insieme, riscoprendo il primo l’attualità dei temi trattati e il secondo la simpatia, la perseveranza, i buoni sentimenti dei piccoli protagonisti?

Letture che uniscono generazioni diverse

Ecco perché Angela Ricci, traduttrice della serie “Anna dai capelli rossi” e editor della narrativa straniera della casa editrice Gallucci, da noi intervistata, precisa: 

«Per me questi non sono semplicemente “libri per ragazzi”, ma romanzi che parlano a tutti, con voci diverse a seconda dell’età, e rendere queste diverse voci è forse la difficoltà maggiore che devo affrontare nel tradurli. Ma ne vale la pena». 

Angela Ricci, nata a Roma nel 1985, seconda di cinque figli, fin da bambina ha amato leggere romanzi e raccontarli a fratelli e sorelle più piccoli). Negli anni del liceo classico, grazie a un bravissimo professore di Storia e Filosofia, Angela si è appassionata a queste due materie. Dopo la maturità si è iscritta al corso di Storia contemporanea della facoltà di Lettere della Sapienza, a Roma. 

La passione per la lingua e per le traduzioni

Domandiamo ad Angela come è nato il suo interesse per le traduzioni. 

«Durante gli anni dell’università – ci spiega – avevo sempre fatto vari lavoretti, dalle ripetizioni private a piccoli lavori di traduzione dall’inglese e dal tedesco, che ho imparato da bambina grazie a mia nonna paterna, che è di Berlino.

Proprio attraverso la traduzione ho avuto i primi contatti con il mondo dell’editoria, che mi ha subito affascinata molto. Per qualche anno ho portato avanti in parallelo le attività accademiche e quelle editoriali, ma dopo un po’ è arrivato il momento di scegliere e ho capito che la cosa che mi piaceva di più era occuparmi di storie e racconti, sia come traduttrice sia come editor.

In questi anni mi è capitato di lavorare a tantissimi libri, e ovviamente quelli che hanno uno sfondo storico sono quasi sempre i miei preferiti.

Oggi penso che la mia passione per la storia sia nata proprio dai romanzi, in particolare dai classici, che attraverso le vicende di personaggi inventati riescono a fare entrare il lettore nelle diverse epoche e stimolano la curiosità di sapere come sono andate davvero le cose. Ma in realtà tutti i libri belli e ben riusciti, non solo quelli storici, hanno la capacità di appassionare ai temi che trattano, perciò quando lavoro a un testo penso sempre a quale può essere il modo migliore di esaltare e far emergere proprio questo aspetto». 

Anna dai capelli rossi: una storia in otto volumi

Angela è molto affezionata ad “Anna dai capelli rossi”, di cui Gallucci ha pubblicato otto volumi, editando per la prima volta in Italia “Racconti dall’isola. Anna dai capelli rossi” (2021, titolo originale The Blythes Are Quoted, traduzione di Angela Ricci) di Lucy Maud Montgomery (Clifton, 30 novembre 1874 – Toronto, 24 aprile 1942). 

«Si tratta di una raccolta di 11 racconti e 18 poesie di Anna, le famose poesie che vengono spesso citate nei romanzi della serie ma mai riportate, pubblicati per la prima volta in originali postumi di parecchi anni dopo la scomparsa della Montgomery (l’autrice ne aveva consegnato il manoscritto poco prima della morte avvenuta nel 1942)”. 

“Sono molto legata – spiega Angela – ad “Anna dai capelli rossi”, e in generale a tutti i libri di Lucy Maud Montgomery, prima di tutto per ragioni personali. Da piccola passavo le mie estati sempre nello stesso posto, al mare, insieme ad alcune cugine più grandi appassionate della saga di Anna. Le vedevo sempre leggere quei romanzi, scambiarseli e parlarne tra loro, e le invidiavo molto, perciò me li feci prestare e li lessi tutti, uno dopo l’altro. È uno dei ricordi più belli che ho delle mie estati di bambina”.

“Quando mi sono imbattuta di nuovo in questi libri da grande – continua -, mi sono resa conto che il motivo per cui mi erano tanto piaciuti era probabilmente la loro straordinaria qualità letteraria, che da piccola avevo percepito solo inconsciamente. Ho ritrovato tutto quello che mi aveva emozionato, ma anche tante cose in più, un sottotesto molto più adulto, che la Montgomery riesce a inserire in tutte le sue storie senza far perdere loro naturalezza e positività»

Remì. Senza famiglia: la fortuna del romanzo di Malot negli anni ’80

Pensiamo a un romanzo come “Remì. Senza Famiglia” (Gallucci 2021, titolo originale Sans Famille, traduzione di Marina Karam, pp. 256, 13,50 euro) edito da Hector Malot (La Bouille, Senna Marittima, 20 Maggio 1830 – Fontenay-sous-Bois, 18 Luglio 1907) nel 1878, dal quale vennero tratte alcune versioni televisive e cinematografiche, l’ultima “Remì” nel 2018, diretta da Antoine Blossier, con Daniel Auteil, Virginie Ledoyen, Jacques Perrin e Maleaume Paquin, per non parlare del celebre cartone animato giapponese “Remì  – Le sue avventure”, che ha deliziato chi era piccolo negli anni Ottanta.

“Dolce piccolo Remì, la tua vita va così. / Per il mondo vagabondo te ne andrai. / Dolce piccolo Remì, la tua vita adesso è qui. / Che fantastiche avventure tu vivrai”, cantava nella sigla Cristina D’Avena. Remì è un trovatello che non perde mai la sua fede nel domani e alla fine di una miriade di avventure, la sua fiducia nel futuro sarà ricompensata. 

Ispirata dall’esperienza positiva di “Anna dai capelli rossi”, «in accordo con la casa editrice ho pensato di andare alla ricerca di altri classici “per ragazzi” che avessero le stesse caratteristiche dei romanzi della Montgomery, e ho scoperto che tantissimi di questi – da “Piccole Donne” a “Pollyanna” (“Pollyanna cresce”  – Pollyanna Grows Up, sarà pubblicato entro il 2021) a “Remì. Senza Famiglia” – hanno questa incredibile capacità, ciascuno in maniera diversa, di parlare a ragazzi e adulti.

Una traduzione fedele allo spirito dell’originale

La traduzione ha un ruolo fondamentale per far emergere proprio questo aspetto. Io e gli altri traduttori ci confrontiamo spesso, con l’aiuto dei revisori, per cercare di avvicinare il più possibile il testo ai lettori di oggi. Qualcuno potrebbe non essere d’accordo con questa scelta e preferire una traduzione più “filologica”, ma io personalmente preferisco restare più fedele allo spirito con cui questi romanzi sono stati scritti e pubblicati in origine. “Anna dai capelli rossi”, “Piccole Donne”, “Piccole donne crescono”, “Piccoli uomini”, I ragazzi di Jo” e molti altri libri ancora, sono nati infatti come romanzi “popolari”, quindi per tutti, e il lavoro del traduttore consiste proprio nel fare in modo che possano continuare a essere letti da tutti», conclude Angela Ricci, la quale ci anticipa che Gallucci in autunno pubblicherà “Emily in the New Moon” di Lucy Maud Montgomery.