Le sfide di Apollo: i fantasy di Rick Riordan per scoprire la mitologia greca

“Le sfide di Apollo” è una serie di romanzi fantasy ispirati alla mitologia greca. Sono pubblicati da Mondadori e firmati dall’autore bestseller Rick Riordan. Uno scrittore che da oltre dieci anni accompagna i giovani lettori alla scoperta di antichi miti e leggende. I suoi libri sono scritti con un linguaggio accattivante e coinvolgente. Questa recensione offre il punto di vista di una giovane lettrice, Lisa Fratus, 17 anni, studentessa dell’istituto La Traccia di Calcinate.

La copertina del volume

Si è conclusa a novembre 2020 “Le sfide di Apollo”, l’ultima saga dell’autore Rick Riordan, con il quinto libro dal nome “Le sfide di Apollo: la torre di Nerone”. È il quindicesimo libro dedicato al mondo di “Percy Jackson”.

Rick Riordan accompagna da più di dieci anni i giovani lettori di tutto il mondo con storie che uniscono mitologia e leggende di popoli antichi ad un ambiente attuale. Costruisce mondi fantastici popolati da personaggi di ogni genere e età.

Un mix tra mondo antico e moderno, fantasia e realtà

I protagonisti delle avventure narrate dallo scrittore statunitense sono per lo più semidei, ragazzi e ragazze nate/i da un genitore umano ed uno divino.

Figli di Apollo, di Ares, Atena, … ma anche figli di divinità di altri pantheon, come Giove, Plutone o Loki. Altrettante sono le creature magiche e spaventose approdate in questi racconti, che offrono al lettore un mix completo ed equilibrato tra mondo antico e mondo moderno, tra fantasia e realtà.

Basti pensare al Monte Olimpo, antica residenza delle divinità greche che nel racconto si sposta nel cuore di una grande metropoli, New York, ed ora si trova (ben nascosto) al 600esimo piano dell’Empire State Building.

Sono più di 20 i libri scritti da Rick Riordan dedicati alle avventure di semidei, tutte intrecciate tra loro tramite amicizie, causalità o consanguineità.

Un sedicenne ribelle a caccia di avventure

“Il mio nome è Apollo. Un tempo ero un dio”. Inizia così il primo libro della saga de “Le sfide di Apollo”, dal titolo “L’oracolo nascosto”, che segue le avventure del dio Apollo, trasformato, per la sua disattenzione e inadempienza, in un sedicenne mortale che risponde al nome di Lester Papadopoulos, da suo padre Zeus.

Il compito di Apollo, per poter recuperare i suoi poteri divini, è quello di liberare l’Oracolo di Delfi dal suo eterno nemico Pitone, gigantesco rettile che impedisce che vengano pronunciate le profezie, necessarie ai semidei per compiere missioni ed imprese.

Oltre all’antico nemico, Apollo dovrà affrontare anche il Triumvirato, ovvero tre dei peggiori imperatori che hanno regnato su Roma, sopravvissuti e diventati immortali grazie alla loro tremenda fama, ed ora desiderosi di conquistare il mondo.

Il valore dell’essere umano, con le sue fragilità e vulnerabilità, è il punto centrale della saga dedicata al dio Apollo. Dopo aver passato più di 4000 anni da immortale, il dio della poesia è costretto a vivere come un essere umano nel suo debole involucro di pelle, pieno di imperfezioni e limitazioni.

Da uomo imperfetto ripercorre e comprende meglio gli errori che da immortale ha commesso. L’esempio più eclatante è per esempio la sua ossessione nei confronti di Dafne, ragazza che per sfuggire alle avance del dio si fece trasformare in albero.

Scoprire il valore dell’amicizia e del lavoro di squadra

È tra imprese impossibili e battaglie mortalmente pericolose che Apollo scopre il valore dell’amicizia: avendo trattato i semidei come delle semplici pedine da usare per i suoi scopi, non aveva mai pensato a quanto fossero diversi tra di loro.

Scopre che ognuno ha una vita, una storia e problemi mortali, che lui, da divinità, non aveva mai concepito, pensando di avere sempre a sua disposizione chiunque in qualsiasi momento.

Un altro tema ricorrente, su cui molti lettori appassionati delle saghe di Rick Riordan si saranno interrogati, è la questione “genitore divino”: durante i vari libri, apprendiamo che moltissimi ragazzi hanno la stessa divinità come padre o madre, ed alcuni di loro addirittura devono aspettare anni prima di essere riconosciuti come figli dagli dei.

Nella prima saga “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo” questo rapporto con il genitore divino è addirittura il casus belli che porterà alla battaglia finale (non aggiungo altro prima di causare involontari spoiler).

Genitori esemplari, sì, ma in negativo. Vivere anni con un solo genitore, per poi sentirsi dire “Guarda tuo padre/madre è una divinità che veniva adorata nell’antichità. Probabilmente non la/lo vedrai mai tranne che come scultura, ma ehi guarda, ti ha dato un’impresa da affrontare, vuole che tu uccida un drago, ma non ti aspettare mica di fare una gita in montagna con lui/lei, sia chiaro, loro stanno sull’Olimpo, mica scendono per sapere come stiamo”.

Il rapporto tra genitori e figli nel mondo della mitologia

Apollo è la prima divinità a vedere i suoi figli come suoi pari, e non come giocattoli da comandare a distanza. Grazie a questa avventura si rende conto di quanto il ruolo di un genitore può essere d’aiuto ad un figlio. Allo stesso tempo offre ai lettori un punto di vista inverso rispetto a quello ottenuto da un personaggio nella prima saga.

Rick Riordan fonde in maniera perfetta i suoi vecchi personaggi con quelli nuovi, creando nuove situazioni in cui lasciare spazio ai nuovi protagonisti. Nel frattempo permette anche alla vecchia guardia di personaggi di avere un ruolo significativo e ben ritagliato. Per un effettivo ritorno di Percy Jackson in battaglia dovremo aspettare ancora un po’. Abbiamo però l’opportunità di vedere in azione personaggi secondari che nella nuova saga “Le sfide di Apollo” ottengono un ruolo da co-protagonista e di spicco.

Purtroppo si è concluso anche questo arco narrativo. Il buon “Uncle Rick” (“Zio Rick”, così viene chiamato lo scrittore dai fan), però, ha sicuramente in serbo qualche nuova avventura. Chissà se torneranno i suoi personaggi o ci sarà qualche nuovo pantheon di divinità da esplorare.

In cantiere una nuova serie tv su Percy Jackson

Mentre attendiamo buone nuove, è in cantiere una serie TV dedicata alla prima saga “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo”. Andrà in onda su Disney+, con Rick Riordan come supervisore sulla sceneggiatura. Lo scrittore spera così di evitare incomprensioni, come era successo per i due film realizzati sui primi due capitoli della saga. In quell’occasione il regista ribaltò completamente la storia in favore di una sceneggiatura più rapida e d’effetto.

Se siete interessati ai romanzi di Riordan, vi consiglio di iniziare con il primo libro della prima saga, “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il ladro di fulmini”. Tutti i libri, infatti, sono collegati tra loro tramite personaggi o ambientazioni. Potrebbe risultare difficile la comprensione se si decidesse di partire da “Le sfide di Apollo”.

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