Sant’Alessandro: la festa del patrono nel segno della fiducia. “Virtù fondata sulle relazioni”

Sant'Alessandro

“La fiducia – scrive San Giovanni Paolo II – non si acquista per mezzo della forza. Neppure si ottiene con le sole dichiarazioni. La fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti”. Non è, dunque, una virtù astratta a guidare quest’anno i festeggiamenti per il patrono di Bergamo, Sant’Alessandro. Anzi, la fiducia è concreta, è una virtù che si basa sulla relazione.

Da otto anni è il lavoro di squadra a fare da filo conduttore della festa di Sant’Alessandro: è il frutto della collaborazione di soggetti diversi, pubblici e privati, e principalmente Comune e Diocesi, con la partecipazione di gruppi e associazioni.

Alla fine dell’estate, il 26 agosto, questa ricorrenza segna da sempre per i bergamaschi il tempo di ritornare alle attività abituali dopo la pausa estiva, di tirare le somme dell’anno trascorso e ripartire con nuovi progetti, sfide e traguardi.

In cerca della rinascita dopo la pandemia

Quest’anno la solennità si riveste di un significato importante nella prospettiva di una vera rinascita dopo il lungo periodo della pandemia. “La fiducia – scrivono gli organizzatori presentando le iniziative in programma – è fondamento delle relazioni. Poggia sull’integrità della persona, sulle sue motivazioni e sulla condivisione di progetti e valori comuni.

È risorsa nelle difficoltà e nelle incomprensioni, promuovendo la ricerca di soluzioni nel rispetto di obiettivi e motivazioni reciproche. È patrimonio indispensabile per costruire e, dopo quanto accaduto di recente nel mondo intero, ricostruire città e comunità sempre più aperte, accoglienti e disponibili”.

In un periodo segnato da divisioni, contrapposizioni, stanchezza, crisi economica, c’è un grande bisogno di riunirsi e di ritrovare il cuore della città e la sua forza.

“Dopo la parentesi del Lazzaretto nel 2020 imposta da motivi sanitari – afferma Nadia Ghisalberti, assessore alla cultura del Comune di Bergamo – abbiamo deciso di tornare in Duomo. Qui, dal 2014, quando abbiamo inaugurato questa nuova modalità di festeggiare il santo patrono, ci siamo raccolti più volte per ragionare insieme su un valore che fosse fondante per la comunità tutta, in tutte le sue componenti”.

Ogni virtù aiuta a interpretare quello che accade intorno

L’assessore ripercorre il cammino compiuto: “Una virtù diversa per ogni edizione, capace di farsi interprete degli accadimenti contemporanei. E che allo stesso tempo costituisse un faro, uno strumento di interpretazione di quanto accade intorno a noi.

Abbiamo passato un anno difficile, sconvolti da una tempesta che mai avremmo immaginato e che ha minato molte delle nostre certezze. Non ne siamo ancora completamente usciti, ma siamo fiduciosi che le capacità e l’intelligenza dell’essere umano lo aiutino a risolvere problemi da lui stesso creati.

La fiducia ci porta per mano nelle celebrazioni alessandrine: fiducia in sé stessi, nelle istituzioni, nella scienza, nella comunità e in ogni suo singolo membro, nel tentativo di mantenerci uniti e di superare conflitti e difficoltà”.

Alla base c’è il desiderio di conquistare nuovo slancio, riconquistando lucidità e serenità nella visione del futuro: “La fiducia” – nella sua figura più autentica, nel contesto di una relazione, di dare credito all’altro – è l’esercizio che quest’anno viene proposto a tutti noi – osserva don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’ufficio per la Pastorale della Cultura della nostra diocesi -. Sempre, all’indomani di una grande prova personale, oppure collettiva come quella patita insieme in questi difficili mesi, può insinuarsi, strisciante come un vizio, la tentazione dello scoraggiamento, accompagnato da una sostanziale diffidenza. E tuttavia la fiducia non è mai data una volta per sempre, non è cosa automatica: i nostri rapporti sempre da capo si rinnovano e si rianimano a partire dalla affidabilità che anzitutto ciascuno di noi è disposto, una volta ancora, a donare all’altro. Verso questo indispensabile gesto, Sant’Alessandro tutti ci incoraggi e ci sostenga”.