Gli amletici dubbi a pochi giorni dall’inizio della scuola

“Mamma, ma quando la scuola ricomincerà non dovremo andare come l’anno scorso con la mascherina, vero?! Che a me arrivava fino agli occhi, nemmeno riuscivo a respirare e dovevo tenerla per otto ore”.

Cara la mia Alice, temo proprio che a scuola abbiano intenzione di farvi tornare esattamente come l’anno scorso. Quindi, anche se hai solo sei anni, un viso minuscolo, tanta voglia di conoscere le espressioni e i sorrisi dei tuoi compagni, dovrai adeguarti.

“Ma scusa mamma, tu vedi la gente usarla? L’altro giorno al ristorante non ce l’aveva nessuno. In classe ci conosciamo tutti, dobbiamo stare distanti, tengono sempre le finestre aperte, nessuno si è ammalato. Lo fanno per le maestre? Ma loro non dovrebbero essersi vaccinate?”

La cosa complessa è che, cara Alice, io sono ancora più perplessa di te. Perplessa che fino all’ultimo non ci siano state indicazioni chiare e che poi nel giro di pochissimi giorni si decida tutto, troppo, a tratti assurdo. Voglio vederli, i dirigenti scolastici, a controllare ogni giorno i Green Pass dei docenti con la App. Voglio vedere i genitori, ad affrontare un nuovo anno scolastico col terrore della Dad dietro l’angolo. Voglio vedere i bambini, di nuovo alle prese con mascherine chirurgiche che io non riuscirei a tenere nemmeno per mezz’ora (ai miei figli coprono l’intero volto, puzzano, si fa fatica a respirare…ma sono obbligati a mettere quelle fornite dalla scuola).

Ma soprattutto, dopo due anni, diventa difficile dover giustificare a un bambino della scuola primaria una mancanza di coerenza tra scelte, contesti, età, situazioni. Le canzoncine “si ballano” stando fermi dietro le sedie per mantenere le distanze, le fotografie di classe si fanno con la mascherina, non ci si prestano i pastelli, non si fanno attività extracurriculari, non si condivide la merenda, il pranzo si mangia seduti ognuno al proprio banco, le emozioni dei compagni si possono giusto intuire osservandone gli occhi.

Ai bambini mascherine e distanziamento fanno più male che bene. Sarebbe bello ricordarlo, tra un protocollo e l’altro.