Dieci mostre fotografiche dedicate ai non luoghi, alla periferia, a quei posti apparentemente dimenticati ma che nascondono un’anima e una loro identità.
Questo è quanto ci viene raccontato attraverso lo sguardo dei dieci fotografi che hanno partecipato alla sintesi visiva “Fuori dal centro”, protagonista della nuova edizione di “Fotografica – Festival di Fotografia Bergamo”, in programma dal 2 ottobre al primo novembre.
Una parte delle mostre verranno ospitate nella splendida cornice di Daste, l’ex centrale elettrica Daste e Spalenga, divenuta a seguito di un importante intervento di riqualificazione, sede di prestigio per lo sviluppo culturale e ricreativo della città.
Gli altri allestimenti avranno invece sede nel Monastero del Carmine. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Fotografica in collaborazione con il comune di Bergamo e sostenuta d BCC Bergamo e Istituto per il Credito Sportivo.
Grandi fotografi in mostra da Basilico a Bulaj e Diffidenti
Così i grandi fotografi contemporanei Gabriele Basilico, Monica Bulaj, Francesco Faraci, Sergio Ramazzotti, Giovanni Diffidenti, Silvia Alessi, Fausto Podavini, Valerio Bispuri, Emile Ducke, Christian Rota ci mostreranno scenari differenti.
Gli scatti esposti, infatti, vengono dai luoghi più vicino a noi e alla nostra città ma anche da contesti lontani dal nostro vissuto. Ci sono le baraccopoli dell’America Latina o immagini di un Afghanistan dopo la chiusura di tutte le frontiere, o ancora la vita nelle carceri, o il percorso di trasformazione e cambiamento nei malati affetti di Alzheimer.
Un modo per portare lo spettatore a riflettere su situazioni esistenti che per molte persone rappresentano il vissuto quotidiano.
Le periferie, territori complessi e conflittuali
“Anche quest’anno Fotografica, ci propone un argomento di estrema attualità e interesse. Le mostre allestite in città ci permetteranno di mettere a fuoco l’argomento delle periferie guardandolo da ogni angolatura. Questo può suggerire anche a noi amministratori una lettura al plurale di questi luoghi. Un aiuto per coglierne le specificità locali e le progettualità attive sul territorio da coinvolgere nei percorsi di rigenerazione urbana”.
Queste le riflessioni della direttrice del Festival Daniela Sonzogni durante la conferenza stampa di presentazione dell’ evento. Anche l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti ha voluto sottolineare tutta la forza e l’importanza di questo festival: “Fotografica utilizza un taglio prevalentemente fotogiornalistico. Quella fotografia che vuole documentare il mondo in cui viviamo, che si fa interprete dei grandi cambiamenti della contemporaneità, di ciò che accade nelle nostre prossimità o in città remote, che racconta le piccole storie di comunità, di persone, di luoghi”.
“Le periferie delle città contemporanee sono territori complessi e conflittuali, in perenne divenire, luoghi di frontiera da conoscere dall’interno, in quanto non rappresentabili con un unico modello”, sono invece gli spunti di riflessione dell’assessore alla Pace del comune di Bergamo Marzia Marchesi.
Il Monastero del Carmine, luogo d’arte e cultura
Il fotogiornalista Sergio Ramazzotti ha inoltre colto l’occasione per ricordare le volte in cui è stato ospite a Bergamo, anche durante la pandemia, momento che ha immortalato nelle sue fotografie e da cui tutti abbiamo tratto importanti insegnamenti, come quello di non dare per scontato ciò che abbiamo.
Infine, Tiziana Barbiero, Direttrice artistica del TTB, Teatro tascabile di Bergamo, ha ricordato l’obiettivo di recupero del Monastero del Carmine come luogo da dedicare interamente all’arte e alla cultura.
“Da quest’anno una nuova forma di alleanza lega il TTB a Fotografica e alle associazioni culturali che realizzano nel Carmine le proprie attività artistiche: una piccola parte dei biglietti viene utilizzata per i lavori di restauro del Monastero, una maniera concreta per i cittadini di partecipare ad una Impresa Comune”.
Per tutte le informazioni relative a biglietti, ingressi e orari è possibile consultare il sito www.fotograficafestival.it.
