Esercizi nella Vita Ordinaria: un cammino personale sotto la guida dello Spirito

Gli Esercizi spirituali sono un’esperienza che si svolge solitamente dentro un tempo prolungato di silenzio e isolamento. Ma già da qualche anno la Diocesi di Bergamo fa anche una proposta diversa: gli EVO, acronimo di Esercizi nella Vita Ordinaria, danno la possibilità di vivere questo itinerario spirituale all’interno della propria quotidianità, ritagliandosi ogni giorno uno spazio per l’esercizio di preghiera.


La proposta originaria di sant’Ignazio di Loyola prevedeva un mese intero di silenzio dedicato alla preghiera, con 4 o 5 esercizi ogni giorno. Un’occasione per sintonizzare la propria vita alla voce di Cristo, con l’obiettivo di mettere ordine nella propria esistenza e maturare scelte di vita illuminate dal Vangelo.
Il desiderio di un’esperienza simile si scontra per molte persone con gli impegni di famiglia e lavoro che impediscono di ritagliarsi un periodo così lungo. Da qui la proposta di rideclinare l’esperienza all’interno della vita ordinaria, facendo un solo esercizio al giorno. A chi aderisce alla proposta viene infatti chiesto di scegliere ogni giorno un tempo di 30/40 minuti in cui vivere la preghiera ignaziana, nella sua struttura tripartita. Dopo aver scelto un luogo idoneo, si comincia curando l’ingresso in preghiera: la coscienza di essere alla presenza del Signore, l’invocazione dello Spirito Santo, la richiesta della grazia da ottenere. Centrale è la lettura di un brano biblico e la sua meditazione, cercando di lasciare spazio allo Spirito perché parli al proprio cuore. L’esercizio ignaziano si fonda, infatti, sul sentire più che sul riflettere: l’attenzione è posta sui moti interiori che si manifestano nell’orante mentre tenta di entrare con la propria immaginazione nella scena. Come raccomandato da sant’Ignazio, ci si sofferma dove si sente più frutto (talvolta può essere una sola parola o frase), senza fretta o ansia di far tutto.
Quelli di consolazione (come gioia, pace, serenità, entusiasmo) sono segni che avvicinano a Cristo; quelli di desolazione (come paura, rifiuto, ansia, fastidio) al contrario segnalano l’allontanamento dal suo sentire.
La preghiera si conclude con un dialogo diretto con il Signore, condotto con la familiarità con cui si parlerebbe ad un amico, ed è poi seguita dalla verifica, l’annotazione di ciò che si è sentito dentro di essa. Da qui la possibilità di tenere traccia del proprio itinerario e di coglierne gli elementi che ritornano. Ciò avviene anche grazie all’accompagnamento di una guida, con cui ogni partecipante agli EVO è invitato ad incontrarsi regolarmente.

A questi momenti personali si aggiungono gli incontri collettivi, per due giovedì sera al mese da ottobre ad aprile, in cui vengono consegnati i testi per la preghiera e le istruzioni di metodologia ignaziana.

Gli EVO sono organizzati da un’equipe coordinata dal direttore dell’Ufficio diocesano Tempi dello Spirito don Carlo Nava e composta da quattro preti diocesani, una suora e un laico. La presentazione è fissata per giovedì 28 ottobre presso la casa dei Preti del Sacro cuore, in via Garibaldi a Bergamo. Gli EVO si distinguono dai gruppi di preghiera, corsi biblici e incontri di catechesi: si tratta infatti di un cammino personale sotto la guida dello Spirito.

Storicamente proprio nei periodi di crisi e difficoltà, come quelli che stiamo attraversando, la Chiesa riscopre il valore dell’esercizio del discernimento. Ritagliarsi degli spazi per stare insieme a Gesù percorrendo un itinerario ignaziano è un’occasione preziosa per riprendere in mano la propria vita: gli EVO permettono di farlo dentro lo scorrere stesso della propria vita.