Un buona tisana in una tazza…vestita di rosso. Un piccolo rito autunnale

In erboristeria si considera tisana una qualsiasi preparazione liquida realizzata con l’infusione o la decozione in acqua calda di erbe o spezie con funzione principalmente rilassante, depurativa o digestiva. 

Avvicinandosi le serate autunnali e con un occhio alle non troppo lontane feste natalizie ho pensato di creare questo “cappottino” per la tazza della tisana, allo scopo di tenere la bevanda al caldo, mentre la si sorseggia chiacchierando, leggendo o lavorando a maglia.

Un “cappottino” di lana per mantenere più a lungo il calore

È un lavoro facile da realizzare, basta capire come funziona la treccia all’interno, attraverso le scalette che ho creato con chiusure e nuovi avviamenti di punti.

Con circa 50 grammi di filato rosso, meglio se doppiato perché più elastico e ferri diritti n. 4 o 4,5 avviare 32 punti. Lavorare a diritto legaccio sempre i primi e gli ultimi 8 punti per formare la base delle treccia che è lavorata a maglia rasata sui 16 punti interni.

Dopo 8 giri si intrecciano i 16 punti interni, si lavorano sempre a diritto legaccio i punti sui bordi e al ritorno si rimettono sul ferro i 16 punti che prima erano stati chiusi.

Si otterrà così un lavoro formato da tante fessure: osservate le fotografie.

Una “treccia magica” da usare in tanti modi diversi

Si misura la circonferenza della tazza e di conseguenza il lavoro deve essere appena più corto, ma elastico, cosicché, chiudendo con un bottone il “cappottino”  aderirà bene alla tazza e l’ultimo anello della treccia farà da asola.

Si prende quindi in mano la treccia nella prima fessura e a mano a mano si attorcigliano le fessure, così da formare una treccia quasi magica.

Questa treccia magica può essere utilizzata per altri lavori, ad esempio per una fascia paraorecchie o per uno scalda collo, lavorando un filato più grosso.