Le querce dei campi: adottare un albero come segno di rinascita

Rigenerare la vita attraverso l’adozione di un albero e ripristinare la presenza delle querce nell’area del Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano. Questi i principali obiettivi de “Le querce dei campi”, l’iniziativa proposta dal circolo Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) di Stezzano.

«Le fonti storiche agroforestali testimoniano che nei pressi del Santuario mariano c’era un esteso bosco di querce nei secoli antecedenti all’apparizione della Madonna, datata nel Cinquecento – ha detto Stefano Bertoncello, presidente del Circolo Acli di Stezzano -. Le querce assicurano una barriera protettiva efficace contro l’avanzare dell’urbanizzazione. E adottare una pianta di questo tipo assume molteplici significati: segno di cura ambientale, gesto affettivo e di custodia dei luoghi significativi per la nostra comunità, azione educativa di grande responsabilità civile e sociale. Se vogliamo rigenerare la vita, dobbiamo pensare necessariamente al pianeta che ci ospita. Solo con scelte sostenibili possiamo consegnare ai nostri ragazzi la speranza nel futuro».

Le prime querce saranno piantate il 21 novembre

Collaborazione e sostegno all’iniziativa arriva da diverse realtà: la parrocchia di Stezzano, l’Ufficio della Pastorale sociale della Diocesi di Bergamo, il Parco agricolo ed ecologico della Madonna dei Campi, le cooperative sociali stezzanesi EcoSviluppo e della Comunità.

Il Comune di Stezzano ha dato il proprio patrocinio al progetto. Nicola Leidi, tecnico della Cooperativa della Comunità di Stezzano, ha spiegato che «le prime querce, della specie farnia, saranno piantate in occasione della Giornata mondiale dell’albero, il prossimo 21 novembre. Poi proseguiremo nella settimana successiva per un totale di una ventina di piante, che saranno posizionate esternamente al perimetro del Santuario della Madonna dei Campi, lungo quella strada sterrata che raggiunge i due edifici posti nel lato sud del colonnato: questo filare di querce è un primo piccolo passo per la rigenerazione del bosco».

Adottare una giovane pianta, compresi gli oneri di corretta messa a dimora da parte di personale qualificato e una manutenzione adeguata nei primi tre anni, costa 150€: è comunque possibile sostenere l’iniziativa con libera donazione. Per ogni albero piantato è previsto un certificato che ne attesta l’adozione. È inoltre possibile dedicare la quercia a ricordo e memoria di una persona cara. Per maggiori informazioni contattare 3351329229 o aclistezzano@gmail.com. Don Cristiano Re, direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale sociale, ha detto che «questo progetto è un segno quotidiano e concreto di attenzione ai cambiamenti climatici», mentre il sindaco di Stezzano, Simone Tangorra, ha spiegato che «il patrocinio è stato concesso molto volentieri perché è un’iniziativa che valorizza il nostro territorio e serve per dare un messaggio ambientale alle nuove generazioni».