Stare di fronte alla paura: Prosperi racconta che “Tremare è umano”

Un particolare della copertina di "Tremare è umano"

La proposta di lettura della Biblioteca diocesana del Seminario Giovanni XXIII di Bergamo questa settimana riguarda il saggio di Adriano Prosperi, Tremare è umano. Una breve storia della paura.

La trama del saggio di Adriano Prosperi è costituita da un intreccio di sguardi rivolti alle epidemie del passato e di riflessioni, impressioni e giudizi, talvolta anche pungenti, sull’attualità e sulla tragica esperienza dell’odierna pandemia di Covid-19, attraverso continui slittamenti tra passato e presente.

In tal modo L’Autore, storico e opinionista di professione, si è fatto testimone del presente alla luce della sua esperienza personale di osservatore durante il lockdown della primavera del 2020 e le successive chiusure nella seconda fase della pandemia.

Il sentimento della paura, attorno a cui ruota il libro, diventa quindi sia oggetto di riflessione storica, sia soggetto condiviso e vissuto in prima persona.

Le grandi epidemie del passato e quello di oggi

Da una parte, Prosperi ci ricorda il clima di terrore suscitato del diffondersi della peste nera a metà del XIV secolo, la morìa provocata dalla peste manzoniana del Seicento e, più indietro nel tempo, la pestilenza, narrata da Tucidide, che flagellò Atene all’inizio della Guerra del Peloponneso.

Dall’altra, l’Autore mette in evidenza i tratti originali dell’esperienza dell’epidemia attuale, caratterizzata dalla sua portata mondiale, dai processi contraddittori del neoliberismo e della globalizzazione, ma anche dal progresso della scienza, in grado di offrire una migliore e più rapida conoscenza delle minacce con cui siamo obbligati a convivere.

Oggi a incarnare la paura non è più la freccia pestilenziale scagliata da Apollo o l’ira di un Dio cristiano che si immaginava vendicativo eppure, sostiene Prosperi, siamo ugualmente tenuti a prendere coscienza della limitatezza umana, senza nascondere o minimizzare la gravità dell’attuale pericolo e delle nostre responsabilità in quanto specie manipolatrice dei delicati equilibri ambientali, al di là dei populismi e delle sindromi complottiste.

Inoltre, se tremare è umano, è anche importante non dimenticare il passato, coltivare la conoscenza e colorare il futuro di speranza oltre che di paura.

Chiara Maino

Per informazioni e per contattare la biblioteca clicca qui.