“Testimoni e servitori della verità. Un augurio ai miei cresimandi”

Santo Crocifisso di Telgate

Domenica 21 Novembre, nella Messa vespertina della Solennità di Cristo Re, abbiamo presentato alla comunità di Telgate i ragazzi e le ragazze di seconda media che riceveranno la Cresima il 24 aprile prossimo.

Don Mario mi ha chiesto di presiedere l’Eucarestia, cosa che ho fatto con particolare emozione, essendo anche, a Telgate, la sera del ricoprimento del Santo Crocifisso, svelato ed esposto alla venerazione dei fedeli tre volte all’anno (in occasione della Solennità di Cristo Re, appunto; a settembre, in occasione dell’Esaltazione della Santa Croce e nella grande festa del 3 Maggio, in quella data che un tempo prendeva il nome, nella tradizione cristiana, di “Invenzione della Croce”).

“L’augurio di diventare testimoni e servitori della verità”

Dopo la proclamazione del Vangelo, i  cresimandi, uno alla volta, si sono alzati in piedi e i loro padrini e madrine hanno pronunciato ad alta voce il nome della ragazza o del ragazzo di cui si impegnano a sostenere, accompagnare e custodire il percorso di fede.

Nell’omelia, ho voluto rivolgere semplicemente un augurio ai miei ragazzi: quello di diventare testimoni e servitori della Verità. Questo non è mai stato facile e lo è ancor meno oggi. Viviamo in un mondo nel quale pare essere decisivo il ruolo, l’esercizio del potere, la possibilità di “stare un gradino sopra gli altri”, di avere visibilità, di poter dare ordini a qualcuno.

Questo non avviene soltanto nella società civile nella quale viviamo, ma anche nella Chiesa. La Cresima, ho ricordato, non abilita a un esercizio del potere sugli altri, secondo quel modello di regalità che ha in mente Pilato, che lo interpreta esattamente come l’esercizio di un potere sugli uomini. Al contrario, i doni dello Spirito Santo che Dio dona attraverso il sacramento della Confermazione, permetteranno al cammino di fede di ciascuno di concretizzarsi in quell’azione che è decisiva per il credente: servire.

È il servizio il vero potere che un cristiano esercita

È il servizio il vero potere che un cristiano è chiamato ad esercitare. Questo avviene, tuttavia, soltanto se, lasciando agire lo Spirito Santo, si diventa sempre più testimoni della Verità, quella Verità che per noi credenti si chiama Gesù Cristo.

La regalità così come Gesù la intende risiede proprio nel dire e fare verità nella propria vita. Gesù è re perché è la Verità; noi siamo chiamati a custodire quotidianamente come tesoro prezioso la relazione vitale con quella Verità che è Lui. Solo così sarà possibile vivere autenticamente il servizio ai fratelli nella carità, senza arrivismi, senza protagonismi, ma col solo intento di essere per gli altri, nel nome di Gesù.

Auguro di cuore ai 24 cresimandi di Telgate di crescere ogni giorno nella sequela del Signore: la Cresima sarà allora il punto di partenza, non di arrivo, di uno splendido percorso di fede e di umanità vera.