Buongiorno mi chiamo Anna e sono una studentessa universitaria. Tempo fa durante un viaggio di studio in un’altra città ho conosciuto un giovane e abbiamo iniziato a uscire insieme. Mi sono accorta di recente, però, che abbiamo una diversa visione della vita ma soprattutto della fede: lui dice infatti di essere ateo. Mi piace molto e vorrei continuare a frequentarlo ma penso che questo aspetto possa essere un problema dato che io sono cresciuta in una famiglia religiosa e sono credente. Se penso al mio futuro immagino un giorno di potermi sposare in chiesa. Non so che cosa fare, è un ostacolo insormontabile secondo lei? Oppure se lui rispetta le mie convinzioni questo può bastare?
Anna
Cara Anna, non è facile rispondere alle tue domande poiché la questione è di attualità e merita una seria riflessione. Abbozzo qualche considerazione che potrebbe essere un po’ superficiale. L’amore può superare ogni ostacolo, ma occorre essere accorti e realisti, soprattutto quando sarete chiamati a fare scelte concrete che metteranno in gioco valori e ideali.
Siete due persone unite dall’amore, ma con due modi diversi di concepire e intendere la religione. Se da una parte uno di voi vuole esprimere la sua fede, l’altro vuole dare alle parole legate all’impegno e alla responsabilità, un’accezione laica.
Le differenze di fede e cultura: una grande sfida
Le differenze di fede, di cultura, di sensibilità tra una donna e un uomo che si vogliono bene e che scelgono di fare un cammino insieme sono una grande sfida! In una società pluralista come la nostra, ormai è “normale” vedere coppie di cultura, provenienza e fedi diverse che scelgono di costruire insieme un progetto di vita.
Quello che mi sembra importante è avere una chiarezza di fondo sulle vostre differenze, per costruire una relazione fondata sul dialogo sincero, fatto di ascolto vero e profondo, di comprensione.
L’amore è il primo fondamento, ma esso deve maturare ed edificarsi su solide basi. È necessaria una conoscenza approfondita, un confronto su dei valori nei quali vi riconosciate e siate concordi, sui quali fondare la vostra unione.
Un dialogo che aiuti a crescere nel rispetto e nell’accoglienza
Un dialogo che vi faccia crescere nel rispetto e nell’accettazione della verità che l’altro vive, della propria storia e della esperienza maturata nel tempo e che vinca pregiudizi o precomprensione che il tempo potrebbe far sorgere o che il contesto in cui vivrete, potrebbe presentare.
Questo percorso necessita anche la conoscenza dei contenuti della fede di uno dei due e degli impegni che questa comporta anche nella prospettiva del matrimonio, ma anche dell’educazione dei figli.
Certamente vi sarà richiesto un impegno maggiore, coinvolgente, ma non per questo meno appassionante e arricchente.
Una testimonianza importante per il mondo di oggi
A mio parere una coppia che accetta le proprie differenze e impara a rispettare le diversità, si arricchisce umanamente e spiritualmente e diventa una testimonianza credibile in un mondo che vuole appiattire e negare il diverso di ogni condizione o appartenenza. Cara Anna, accanto all’impegno per costruire un legame solido, non dimenticare di affidare al Signore nella preghiera il tuo “sogno”, perché si realizzi giorno dopo giorno, sotto la custodia di Colui che è la sorgente dell’amore, l’Amore vero:
“Se voglio amare l’altro, devo stimarlo,
ne che sia diverso, adatto ai miei gusti.
riconoscergli tutta la sua libertà
Se voglio amare l’altro devo scoprirlo
i doni e i talenti, la nobiltà dell’anima.
nuove ragioni per apprezzare il suo valore,
Cristo, che ci fai amare,
dello sguardo positivo che sceglie il bene
e del rispetto profondo del mistero altrui”.