Gandino, il laboratorio di cucito delle suore Orsoline per educare alla bellezza e alla gioia del dono

Suor Graziella Cornolti, Segretaria generale delle Orsoline di Gandino si occupa di comunicazione, curando la rivista delle Orsoline e di accoglienza dei bambini delle scuole. Nell’articolo di oggi racconta una bella esperienza d’incontro e di educazione messa in atto dalle suore Orsoline di Gandino con un laboratorio di cucito dedicato in particolare a bambine e ragazze.

Concentrate, divertite, soddisfatte… è quello che ho colto dai volti, seppur celati dalle mascherine, delle bambine del laboratorio di cucito nella casa di Gandino. 

Le ho incontrate alcuni giorni fa, curiosa di vedere i frutti di un’iniziativa che dura ormai da 16 anni, grazie all’intuizione e all’entusiasmo di suor Rosa che insieme a Lidia e a nonna Pina, ha dato vita a questa singolare esperienza.

L’atrio che dà accesso al laboratorio, abbellito con gnomi fatti di stoffa, è già un “preludio” di creatività e fantasia, doti che le partecipanti al corso sviluppano facilmente, stimolate dalle proposte e dai lavori manuali che apprendono: ricamo, cucito, uncinetto, ecc…

Sulla porta una scritta: “Servire la vita là dove la vita accade” Qui la vita accade!!! Qui serviamo la vita fino a dare la vita!!!

Il richiamo alle parole del Vescovo Francesco lascia intuire un’esperienza di vita ricca, piena ed entusiasmante.

Stoffe colorate, bobine di filo e tessuti

Entro e vengo attirata dalla miriade di colori di stoffe e bobine di filo, dai manufatti appesi alle pareti, dai tessuti che esili mani di bimbe stanno ricamando.

Mi avvicino ad alcune di loro e cerco di cogliere le loro emozioni: “Qui sono felice, mi diverto e imparo a fare molte cose utili da sola…”. “Mi ha invitata un’amica ed ora vengo tutte le settimane: è bello imparare a cucire!”.

Mentre passo da un tavolo all’altro, noto che arrivano altre bambine e ragazze più grandi; pian piano la sala si riempie fino ai limiti consentiti dalle normative COVID: 33 posti. Le richieste sono numerose e per accontentare tutte, quest’anno il laboratorio è aperto tre pomeriggi alla settimana per le bambine dai 6 ai 13 anni e un pomeriggio per le mamme. Suor Rosa, che sta aiutando una bambina ad infilare l’ago di una macchina da cucire, appena riesce, soddisfa la mia curiosità e mi racconta gli inizi del laboratorio.

“È nato da un’ispirazione che con insistenza mi si presentava alla mente e al cuore. Mi chiedevo: se Don Francesco (il fondatore della nostra famiglia religiosa) fosse stato qui, cosa farebbe per queste ragazze? Cosa offrire per aggregarle nel tempo extrascolastico? La risposta mi giunse come una luce, la sera della celebrazione eucaristica nel 10° anniversario di morte di suor Geremina: il suo ricordo, la sua passione per l’educazione delle ragazze, mi fece vedere la possibilità di dare inizio ad un laboratorio di cucito-ricamo proprio come fece lei, in questo paese, molti anni prima. Condivisi l’idea con il parroco e con la Madre generale che subito mostrarono la loro compiacenza. Trovata la disponibilità di Lidia e di Pina, ex alunne di suor Geremina, con un volantino divulgammo l’idea. Da subito le adesioni superarono le nostre aspettative e nel settembre 2005 avviammo il laboratorio con 40 iscritte! Iniziammo in una stanza che presto divenne troppo piccola ed ora eccoci in questa bella sala, ex oratorio femminile, all’interno della nostra casa madre”.

Educare alla bellezza e alla gioia del dono

“A distanze di anni quali frutti state raccogliendo?”

“Oltre ad apprendere l’arte del ricamo e del cucito, le bambine vengono educate alla bellezza, alla gioia del dono, alla collaborazione, al rispetto per gli altri… È bello vedere con quale entusiasmo scelgono un modello da realizzare o inventano un manufatto da regalare a qualcuno: alla mamma, oppure alla maestra, alle amiche…

Realizzano cuscini, grembiuli da cucina, bavaglini, borsette e tante altre creazioni; imparano a fare orli, a mettere bottoni, ecc…

E una volta rientrate in casa, succede che queste “piccole sarte” si mettano ad aggiustare i calzini di papà con tanto orgoglio e soddisfazione: “Faccio io, mamma!”

Prima di salutare, mi avvicino al tavolo delle ragazze più grandi: una sta confezionando e abbellendo di perline una maglietta per lei, color fucsia; me la mostra compiaciuta e mi dice che in questi otto anni ha davvero imparato molto e continua ad imparare…

Un’esperienza di formazione al femminile

Con la mente faccio un salto nel tempo e mi pare di vedere il coraggio e l’audacia del nostro fondatore, don Francesco Della Madonna, che proprio in Gandino, nel 1818 diede inizio alla nostra famiglia religiosa con uno scopo ben preciso: l’educazione della donna, futura sposa e madre per il rinnovamento della famiglia e della società. 

Fedele a questa radice carismatica è nata questa bellissima esperienza di educazione e formazione “tutta al femminile”, forse poco comune oggi, ma molto apprezzata e utile. 

Ancora una volta mi convinco che dovremmo imparare ad assumere lo sguardo di Dio di fronte alla storia, per intercettare i bisogni reali delle persone e investire energie per una formazione che sia veramente integrale e offra esempi di bellezza, di verità, di gratuità e di solidarietà.