“Dalla vergogna della storia, io mi sollevo.
Da un passato radicato nel dolore, io mi sollevo.”
Le parole della poetessa afroamericana Maya Angelou sono un inno contro le ingiustizie e le discriminazioni, un inno a riappropriarsi della propria identità e della propria libertà.
Still I Rise. Mi solleverò ancora.
Sono queste le parole che tre giovani, Nicolò Govoni, Giulia Cicoli e Sarah Ruzek hanno scelto di utilizzare per la onlus a cui hanno dato vita nel 2018. Una ong internazionale, radicata sui valori fondamentali di indipendenza, trasparenza ed efficienza, che ha l’obiettivo di offrire educazione, sicurezza e protezione ai minori profughi e vulnerabili nei luoghi più caldi della migrazione globale.
“Cambiamo il mondo, un bambino alla volta”, il loro motto. Restituire a bambini e ragazzi i diritti dell’infanzia, quello all’educazione in primis, consentendo loro di avere successo in futuro.
Nasce così “Mazì” (“insieme” in greco), a poca distanza dall’hotspot di Samos in Grecia, primo centro educativo per adolescenti profughi dell’isola, che offre varie lezioni e attività, pasti giornalieri, protezione e supporto psico-sociale e legale.
E nasce poi anche “Beraber” (“insieme” in turco), a Gaziantep in Turchia, un centro educativo rivolto a adolescenti rifugiati dai 10 ai 17 anni che diventerà scuola internazionale offrendo un livello di istruzione elevato coniugato ad un metodo educativo appositamente sviluppato.
E nasce poco dopo anche Ma’an (“insieme” in arabo), nella città di Al Dana in Siria, centro educativo che accoglie bambini e bambini dai 10 ai 14 anni. Still I Rise offre qui lezioni di inglese, arabo, matematica, informatica e un pasto ogni giorno, oltre a distribuire materiali scolastici, pacchi alimentari per le famiglie e kit per l’igiene.
E, ancora, nasce a Nairobi in Kenya, nello slum di Mathare, la prima Scuola Internazionale del continente africano rivolta a bambine e bambini profughi e kenioti vulnerabili: un’istruzione di alto livello della durata di 7 anni, totalmente gratuita, che porterà gli studenti a raggiungere un diploma IB (International Baccalaureate), in grado di accedere alle borse di studio delle migliori università del mondo.
Agli ultimi l’istruzione normalmente destinata all’élite del mondo: una piccola grande rivoluzione.
Ed oggi, in Repubblica Democratica del Congo, si sta avviando un nuovo centro educativo, con l’obiettivo di sottrarre i bambini dal lavoro minorile nelle miniere della regione meridionale del Katanga. L’America latina e l’Italia le prossime mete continuando, in parallelo, anche il lavoro di advocacy: promuovere e sostenere le cause di chi non ha voce, interrogando e denunciando le autorità in difesa dei diritti umani.
In poco tempo il motto di questi tre ragazzi è diventato quello di una grande famiglia: in tutta Italia si sono sviluppati gruppi territoriali regionali con l’obiettivo di sostenere le scuole di Still I Rise. Questo weekend il gruppo territoriale della Lombardia sarà presente in via XX Settembre (zona Unieuro) per far conoscere l’associazione e raccogliere fondi anche grazie al calendario 2022 realizzato con le fotografie scattate dagli stessi studenti delle scuole a Samos, in Siria e a Nairobi all’interno del progetto “Attraverso i nostri occhi”.
Per altre informazioni https://www.stillirisengo.org/