Tre cerchi concentrici per dire un cammino di Chiesa: parrocchia, diocesi, mondo

Il cammino pastorale della nostra parrocchia si inserisce all’interno di tre cerchi concentrici più ampi, che ci ricordano il legame con la nostra Diocesi e con la Chiesa sparsa in tutto il mondo. All’inizio dell’anno è bene tornare a ricalcare i bordi di questi tre cerchi, per non perdere il disegno complessivo.

Il cerchio più esterno è costituito dallo spunto della Chiesa universale: papa Francesco ha proposto a tutti, per quest’anno pastorale 2021-2022, di mettere al centro della riflessione e dell’attenzione il tema della famiglia. Attraverso l’invito a riscoprire la sua lettera Amoris Laetitia, il papa chiede a tutte le comunità cristiane di mettersi in ascolto reale delle famiglie di oggi, sia quelle giovani che quelle più mature – con le loro domande, i loro bisogni e le loro risorse in merito alla questione della fede: che cosa hanno bisogno di ricevere dalla nostra parrocchia per custodire il loro cammino credente? E come possono aiutarci, da protagoniste, a capire la fede, a partire dalla loro esperienza estremamente concreta e quotidiana? Papa Francesco chiede inoltre di interessarsi e di farsi carico delle situazioni delicate che complicano la vita di coppia e di famiglia delle nostre comunità. L’idea è di immaginare una forma di Chiesa e di comunità cristiana che non parta semplicemente dai singoli, ma respiri una dimensione familiare. Una Chiesa a misura di famiglia.

Il secondo cerchio, quello di mezzo, è il cammino della Chiesa Italiana, rappresentato dai vescovi della CEI. Semplificando un po’ le cose, potremmo dire che papa Francesco ha dedicato questi due anni (2021-2023) a preparare un Sinodo che avrà come tema la sinodalità: il Sinodo è una riunione di tutti i vescovi, e si terrà a Roma nell’ottobre 2023. L’argomento è la sinodalità, cioè come camminare insieme (“sinodo” in greco vuol dire letteralmente “fare strada con”): c’è bisogno di porsi in ascolto di tutti per una Chiesa che non sia lontana dalla vita della gente reale; e c’è bisogno di ascoltarsi tra cristiani perché la fede non divenga affare dei preti e delle suore, ma di tutti i battezzati. Se questa è la mèta, in questo anno si sta lavorando, anche a livello di Chiesa Italiana, per avviare un processo sinodale, cioè per mettere in atto modalità di ascolto e di protagonismo del popolo di Dio nella vita della Chiesa.

Il terzo cerchio, quello più vicino, è quello Diocesano. Il vescovo Francesco sta vivendo da febbraio scorso il suo pellegrinaggio pastorale, che lo impegnerà per sei anni. Il vescovo si fa pellegrino in tutte le parrocchie della Diocesi, per celebrare una Messa con loro, per pregare insieme il rosario, per incontrare i preti e i Consigli pastorali, e per far visita a una realtà pastorale significativa. Un momento di condivisione e di speranza, per ascoltare il tanto che nelle nostre parrocchie già si vive e per incoraggiare la bellezza che non manca. Al termine del pellegrinaggio pastorale in ogni zona, una lettera del vescovo aiuterà le nostre comunità a mettere al centro alcune priorità e a fare alcune considerazioni. L’obiettivo di questo passaggio del vescovo è infatti provare a dare una mano a ripensare la forma e le modalità attraverso cui le nostre parrocchie vivono il loro sforzo di evangelizzazione: come le parrocchie possono diventare più ospitali, fraterne e prossime? Cioè capaci di raggiungere la vita di chi già c’è, di non smarrire chi ha un’appartenenza più timida e di non lasciare andare coloro verso cui c’è bisogno di investire maggiori energie missionarie? Come dare una mano alle nostre parrocchie a smuoversi in una direzione più capace non solo di conservare l’esistente, ma di rivolgersi a chi si sente lontano?

Questi dunque sono i tre cerchi concentrici che tratteggiano un percorso ecclesiale che va ben oltre quest’anno, a cui anche la nostra parrocchia è chiamata a guardare: famiglia, sinodalità e parrocchia fraterna, ospitale e prossima. Tre movimenti di Chiesa che hanno come elemento comune il fatto che ci mettono nella condizione di chi deve fare dei lavori: il cantiere della Chiesa di domani passa anche dalla nostra parrocchia e chiede a ogni comunità cristiana di pensarsi e immaginarsi a partire da qui.