Costa di Mezzate, torna alla luce la storia dei soldati deportati nei campi nazisti

Costa di Mezzate si è messa sulle tracce dei propri cittadini deportati nei campi nazisti. La collaborazione con l’Anrp (l’Associazione nazionale reduci dalla prigionia, dall’internamento, dalla guerra di liberazione e i loro familiari) ha permesso di individuare i nominativi di una quarantina di militari costesi internati. Le ricerche sono state condotte  da Maurizio Monzio Compagnoni, referente dell’Anrp per i comuni dell’ex distretto militare di Bergamo.

Da lì si è riuscito a contattare, tramite l’Ufficio anagrafe di Costa di Mezzate, le famiglie di alcuni di questi soldati. E 22 di loro, chiamati Imi (internati militari italiani), verranno insigniti, il prossimo 27 gennaio, della Medaglia d’Onore, riconoscimento ai militari e civili italiani deportati o internati dai tedeschi.

Città di Emmendingen
Città di Emmendingen

«Ho condotto ricerche in diversi archivi, a Bergamo e in Germania, prendendo in esame il periodo dal ’43 al ’45 – ha spiegato Maurizio Monzio Compagnoni -. Tra i costesi internati c’è Angelo Fusini, classe 1920, alpino del 5° Regg. Alpini Battaglione “Edolo”, che ha partecipato alle campagne di Albania (1940) e Russia (1942). Deportato in Germania nel 1943, è rientrato in Italia nel ’45. O Battista Piatti, classe ’21, artigliere del 2° Regg. Art. Alpina gruppo “Bergamo”, è partito per la Russia nel ’42. Ricoverato per congelamento agli arti inferiori nell’ospedale di Leopoli, è rientrato in Italia nel 1943, per poi essere fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania. Internato nel Stammlager II A Neubrandenburg, è rientrato in Italia nel 1945». Gli Imi sono i soldati italiani catturati, rastrellati e deportati subito dopo l’8 settembre 1943, giorno dell’Armistizio, perché non hanno accettato di continuare a combattere nelle file tedesche: «Il mio impegno di ricerca vuole portare alla conoscenza di tutti queste storie troppo spesso abbandonate e dimenticate. Si tratta di patrioti volontari della libertà, che con le loro decisioni hanno permesso all’Italia di liberarsi dai nazifascisti».

Campo di Internamento Landau in Der Pfalz
Campo di Internamento Landau in Der Pfalz

Luigi Fogaroli, sindaco di Costa di Mezzate, ha aggiunto: «Tengo alla storia del mio paese. E così, dopo la proposta di Monzio Compagnoni, abbiamo dato corso alle ricerche dei familiari tramite l’Ufficio anagrafe. Vogliamo ricordare il valore e le difficoltà vissute da questi ragazzi costesi in tempo di guerra. Era gente che lavora la terra e ha preso decisioni importanti, per le quali è stata internata». Gli Imi di Costa di Mezzate che riceveranno la Medaglia d’Onore il 27 gennaio sono: Beniamino Brevi, Adelino Chiodini, Battista Colleoni, Lorenzo Facchinetti, Antonio Fogaroli, Angelo Fogaroli, Angelo Fusini, Giovanni Fusini, Giuseppe Maffi, Alfredo Manzoni, Angelo Manzoni, Pietro Marchesi, Luigi Giovanni Montanelli, Domenico Perletti, Battista Piatti, Carlo Piatti, Camillo Piatti, Ferdinando Rivola, Valentino Rivola, Giovani Rivola e Luigi Urgnani.

«Visto il momento di pandemia che stiamo vivendo, sono in attesa di disposizioni dalla Prefettura in merito alle modalità di consegna delle medaglie», ha aggiunto il sindaco. Monzio Compagnoni ha poi concluso con un appello: «A Costa di Mezzate ci sono altri Imi, dei quali non è ancora stata rintracciata la parentela. Si tratta di Giuseppe Agustoni, Ercole Alieri, Pietro Alieri, Luigi Alieri, Mario Facchinetti, Luigi Gaia, Giuseppe Galessi, Giuseppe Lecchi, Manfredi Lorenzi, Giovanni Manenti, Giovanni Manzoni, Francesco Marchesi, Mario Giuseppe Marchesi, Leone Rivola, Andrea Signorelli, Giovanni Testa e Paolo Volpi».

Gli Eroi di Cefalonia
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Confine al Brennero
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Soldati italiani mentre vengono rinchiusi sui vagoni in partenza per la Germania
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Entrata al Stammlager XI B Fallingbostel 
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Veduta del Stammlager II A Neubrandenburg
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Colonna di militari italiani che rientrano al campo, dopo 10 ore di lavoro 
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Soldati italiani catturati in Albania, dopo l’8 settembre dai tedeschi
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