Verso l’alt(r)0, la meditazione della settimana. Elogio della prudenza

“La prudenza e io non siamo andati troppo spesso a braccetto in questi ultimi giorni, ma dopo tutto qualche volta bisognerebbe anche seguirne i consigli.”
Richard David Bach, Biplano

Sicuramente il fatto di essere ancora nel bel mezzo di una pandemia ci costringe a fare i conti con questo atteggiamento. In ambito sanitario sentiamo parlare tutti i giorni di prudenza, ormai da settimane, anzi da mesi. Ma nella vita di un battezzato che cosa significa essere prudente?  Tralasciando il fatto che nella Scrittura anche del serpente si dice che è prudente (ma questa associazione andrebbe approfondita), nel Vangelo prudenti sono le cinque vergini che vanno incontro allo sposo con le lampade e l’olio, l’uomo che costruisce la casa sulla roccia, l’amministratore che dà alla servitù il cibo a tempo debito…

Prudente deriva dal latino prudens, forma contratta di providens: provvidente, ovvero colui che vede prima, che guarda oltre, che getta lo sguardo su quello che viene dopo. Il prudente è colui che guarda l’oggi a partire dalla meta, dalla fine, che poi coincide con il fine. Prudente è chi ha imparato l’arte del discernimento, chi interroga i propri pensieri e intuizioni domandando loro dove lo porteranno. La prudenza allora ha a che fare con l’obbedienza: non alla propria pancia, ma al traguardo. 

Un traguardo che non può avere a che fare solo con me e con il mio meglio: se davvero siamo corpo il tuo meglio ha ricadute di bene anche per la mia vita. E viceversa.

Ed è solo per il meglio, per un di più di bene e di bellezza, che siamo disposti anche ad accogliere ed attraversare le fatiche che si oppongono a noi mentre tentiamo di raggiungere la meta. 

Ma qual è questo punto d’arrivo, quel fine da cui guardare l’oggi, il traguardo a cui siamo orientati? Niente di diverso da ciò che era all’inizio: il Paradiso! 

San Filippo Neri lo cantava: preferisco il Paradiso! In realtà è il canto di ogni battezzato! Di fronte alle situazioni e ai pensieri allora prudenza è gettare in avanti lo sguardo e domandarsi se nell’oggi questi mi distolgono dalla meta oppure mi avvicinano ad essa!