Anche un tempo segnato da incertezze e precarietà può essere un terreno fecondo per nutrire grandi sogni. Come quelli dei giovani che stanno progettando di partire per un’esperienza di missione la prossima estate. Il Centro Missionario Diocesano anche quest’anno organizza ‘Finimondo’, un cammino formativo dedicato proprio a loro, affinché arrivino preparati all’esperienza estiva.
Prenderanno il via sabato 12 febbraio gli incontri, che si svolgeranno con cadenza mensile il sabato dalle 17 alle 20. Il percorso ripercorre quanto già proposto gli scorsi anni, con alcuni necessari adattamenti dovuti alle normative sanitarie.
“Abbiamo mantenuto come momento il sabato pomeriggio per dare la possibilità a molti giovani di partecipare – spiega il direttore del Centro Missionario don Massimo Rizzi -. La conclusione è anticipata di un’ora perché non prevediamo la cena insieme, almeno per il momento. L’idea è di partire in presenza. Non faremo la convivenza che veniva proposta gli scorsi anni ma abbiamo previsto un’uscita, al Centro PIME di Milano, dove sarà organizzata un’attività laboratoriale”.
Dopo lo stop della pandemia, l’iniziativa è ripartita
Prima che la pandemia imponesse lo stop, questo corso riscuoteva una partecipazione molto numerosa. “Due anni fa era la mia prima volta – racconta don Massimo -: eravamo partiti a inizio febbraio con 80 giovani iscritti, di cui 60 già con la destinazione decisa. Purtroppo avevamo potuto fare solo il primo incontro e poi non era partito nessuno di loro”.
Nell’estate 2021, invece, qualche giovane bergamasco ha fatto le valigie per la missione. “Sono partiti sei giovani, mentre in questo momento ci sono altre quattro persone che stanno vivendo un’esperienza di missione di media durata: due adulti che avevano programmato un mese poi hanno deciso di prolungare per un altro mese, una ragazza che è via per tre mesi e un’altra che è partita da poco e farà lo stesso periodo”.
Finimondo per aprire nuovi orizzonti. Iscrizioni a numero chiuso
Gli iscritti per il nuovo cammino formativo sono già 25. “Quest’anno abbiamo dovuto mettere un numero chiuso per il problema degli spazi: non potremo accettare più di 40 iscrizioni – spiega ancora don Rizzi -. Può partecipare anche chi non ha l’immediata certezza di partire: chi non è ancora sicuro ma è comunque interessato”.
A guidare gli incontri ci saranno altri giovani che hanno già vissuto l’esperienza della missione e ora ne sono divenuti testimoni. “Abbiamo una commissione di una decina di giovani che preparano il percorso. Gli incontri sono strutturati solitamente nella forma laboratoriale e prevedono anche delle testimonianze. Oltre al primo incontro di presentazione delle motivazioni, ci sarà anche un momento dedicato alle informazioni tecniche e un incontro con la divisione per aree geografiche di destinazione. È previsto anche l’intervento di esperti come giornalisti e professori universitari che tratteranno temi specifici di cui sono esperti”.
Per avere maggiori informazioni e per aderire, è possibile contattare direttamente gli uffici del Centro Missionario Diocesano.
