Pechino, le azzurre danno la spinta al medagliere italiano. Lo sport “in rosa”

Ancora una volta, le atlete italiane trascinano il medagliere olimpico tricolore. Sono cinque le medaglie conquistate fino a qui dalla nostra spedizione impegnata a Pechino e tre (e mezza) di queste arrivano proprio dalle donne: Francesca Lollobrigida (pattinaggio velocità, argento), Arianna Fontana (oro, short track) e Federica Brignone (argento, slalom gigante); la “mezza” è l’argento ottenuto dalla staffetta mista di short track con Arianna Fontana ancora protagonista.

L’unico uomo ad aver portato a casa un bottino è Dominik Fischnaller che ha conquistato il bronzo nello slittino. Che dire? Spesso, come questa volta, bastano i numeri a dare risposte chiare a domande spesso un po’ fumose su quanto le donne siano considerate nella nostra società.

Una risposta forte che arriva ancora dallo sport, dove le parole, le polemiche e i discorsi stanno quasi a zero e conta il risultato al traguardo che, come i numeri di cui sopra, mette d’accordo tutti. Senza se e senza ma.

Lo sport italiano sorretto da donne vincenti

Lo sport italiano è sorretto dalle donne perché vincono in lungo e in largo. Anzi, stravincono. Come Arianna Fontana, alla sua decima medaglia olimpica, la regina del suo sport che ha 32 anni ha messo ancora in riga le avversarie con astuzia, potenza, esperienza e brillantezza.

E che dire di Federica Brignone? Una leonessa tornata distrutta dai mondiali di Cortina dello scorso anno e ancora a secco di podi nella sua specialità quest’anno in Coppa del Mondo. Eppure le Olimpiadi sono così, si ha a disposizione una cartuccia e chi la spara meglio, vince.

Si può correre con classe ed esperienza e mostrare il proprio valore assoluto, oppure tentare il tutto per tutto e pescare il famoso jolly dal mazzo.

Nel caso delle italiane, più la prima che la seconda scelta perché le nostre atlete sono campionesse affermate, il che avvalora ancor di più la preziosità del metallo conquistato. Quanto agli uomini, è andata malocchio a Dominik Paris, attesissimo nella discesa libera, ma piazzatosi solo 6° nonostante una buona prova.

C’è la seconda cartuccia da sparare all’alba italiana di martedì con il supergigante dove potremo sperare anche in Cristof Innerhofer. Ma il cuore bergamasco spera soprattutto in Sofia Goggia che è partito alla volta di Pechino lunedì mattina e sarà protagonista della discesa libera, la sua gara, quella a cui si presenta da campionessa in carica ma con una rovinosa caduta alle spalle che ha messo a repentaglio i giochi. Senza dimenticarsi di Michela Moioli, portabandiera, in gara nello snowboard martedì 9 febbraio dalle 7.30. “Molate mia”, ragazze! Ragazze, appunto…