Il giusto equilibrio tra audacia e talento: così Dorothea Wierer ha vinto il bronzo

Del resto, lo avevamo detto: le Olimpiadi sono così, tolgono e danno, l’importante è dare sempre il massimo.

Nessuno regala nulla, tanto meno una medaglia, ma quando gli dei dello sport guardano giù e accertano massimo impegno nello sfruttare talenti distribuiti a poche persone al mondo, tendono la mano e spingono.

La storia di oggi è quella di Dorothea Wierer, una delle atlete azzurre più vincenti dello sport italiano a livello nazionale degli ultimi anni.

Audacia e talento: così Dorothea Wierer conquista il bronzo

Nel biathlon, la 31enne di Rasun ha conquistato questa mattina una medaglia di bronzo nella prova sprint dando sfoggio non solo del proprio talento, ma anche della propria audacia.

Davanti al poligono (dove gli atleti fermano la sciata e sparano con la carabina per centrare cinque bersagli), il poligono decisivo, poteva scegliere se tremare e puntare a non sbagliare viste le due gare precedenti dove non era andata come tutti speravano, oppure se fare all-in e tentare il colpaccio.

Lei ha deciso per la seconda ipotesi e dall’alto è arrivata la mano giusta: ha fatto cinque su cinque con una rapidità impressionante.

Più ti è stato donato, più devi restituire in impegno e intraprendenza

Roba per pochi da raccontare a tutti, una prova concreta della parabola dei talenti valida nello sport come nella vita: più ti è stato donato, più devi restituire in termini di impegno, intraprendenza e risultato.

Un Ora per lei un grosso vantaggio nella prova ad Inseguimento, dove le atlete partiranno con i distacchi accumulati al termine della sprint, un’altra occasione per far brillare ancora di più un palmares da vera campionessa.