50 sfumature d’amore: da Matteo Pessina a Sofia Goggia, sette videoracconti per raccontare “l’esperienza più bella della vita”

Sette interviste per mostrare “50 sfumature d’amore”. È la strada scelto dalla diocesi di Bergamo per “raccontare ad adolescenti e giovani cosa c’è in gioco nell’esperienza più bella e profonda della vita: l’amore”. Un modo per scoprire, attraverso storie “esemplari”, che cosa dà sapore alla quotidianità, qual è la strada per realizzarsi pienamente come “esseri umani”, che cosa significa seguire una vocazione.

I videoracconti durano pochi minuti: il tempo di offrire alcuni spunti di riflessione e di approfondimento. Possono diventare un punto di partenza prezioso per proseguire poi il confronto nei gruppi di adolescenti e giovani nelle comunità parrocchiali. A condurre le interviste sono alcuni giovani collaboratori degli uffici diocesani, impegnati in associazioni, gruppi e comunità parrocchiali, che si mettono dei panni dei coetanei proponendo ai personaggi con sincerità e schiettezza le loro domande.

Sette volti dell’amore nelle storie di attori e atleti

Matteo Pessina, calciatore, racconta quale motore potente per la vita possa essere la passione per le cose belle, Martina Fidanza, campionessa di ciclismo, si concentra su cosa significhi “essere figli”. Sofia Goggia, sciatrice, campionessa olimpica, parla del rapporto con il proprio corpo, Giorgio Pasotti, attore e regista, approfondisce il valore dei legami di fraternità e amicizia. Simone Riccioni, attore, scrittore e sceneggiatore parla della relazione amorosa. A Giovanni Scifoni, attore e comico molto popolare, è stato assegnato il tema non facile della sessualità. A tirare le fila, nell’ultima intervista è il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi.

Matteo Pessina, seduto davanti alle coppe vinte nella sua carriera sportiva, racconta cosa significa seguire la propria passione con coraggio e tenacia, senza arrendersi mai. “Ho iniziato da bambino, e nella mia testa crescendo c’era sempre lo stesso desiderio: giocare a calcio da professionista”.

Sofia Goggia: “Riuscire a realizzarsi ma con il cuore sereno”

Il corpo è un alleato potente, ma non è sempre facile accettarlo così com’è, prendersene cura, affrontando anche i limiti e le fragilità: “Noi discesiste – spiega Sofia Goggia – ci preoccupiamo molto delle masse muscolari. Mi sono sempre preoccupata di raggiungere i parametri migliori per ottenere i risultati che desideravo nello sport. Certo, quando affronti un infortunio è difficile rimettersi in sesto. Ho sempre cercato di riprendermi al meglio delle mie capacità. Mi sono impegnata a coltivarmi con tanto tanto tanto lavoro. Era come se lo dovessi a me stessa, per guardarmi allo specchio e dire: ce l’ho messa tutta. Spero che tutti possano seguire la vocazione che hanno dentro, impegnarsi a fondo per riuscire a realizzarsi ma avere anche il cuore sereno”.

Quali qualità deve avere un amico? “Riuscire a starti accanto – risponde Giorgio Pasotti – e accettarti per quello che sei, senza giudicarti”.

Mettersi in gioco con un’altra persona può essere complicato: “La sessualità mette in crisi – osserva Giovanni Scifoni – ci propone sfide sempre nuove, lo sperimento anch’io ogni giorno parlando con i miei figli. Ci spingono in questo i desideri e la promessa di felicità. L’importante è porsi le domande giuste, capire in quale direzione stiamo andando, che cosa siamo disposti a fare. Nell’impulso del momento non bisogna dimenticare se stessi e il proprio rapporto con gli altri”.

Il vescovo Francesco: “Anche la vocazione è una scelta d’amore”

Anche la vocazione è una scelta d’amore? “Ci sono stati momenti – sottolinea il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi – in cui ho sentito di più il bisogno di compiere una scelta per il mio futuro, anche se all’inizio la consideravo provvisoria. Mi ha aiutato in questo cammino mantenere un atteggiamento di ricerca di qualcosa di più grande nella vita, mettendomi alla prova nelle esperienze e negli incontri. Alla fine delle scuole medie ho trascorso un’estate con mio zio che era direttore della Scuola archeologica di Atene. È stato un periodo molto coinvolgente che mi ha spinto a ragionare su quale fosse davvero la mia strada. Avrei potuto restare lì, continuare quel percorso, ma ho sentito invece che era giusto tornare a casa e iniziare a frequentare il Seminario. Alla fine del liceo avevo completato anche i miei studi musicali, che mi avevano portato a provare anche altre direzioni. Ma scegliere la via del sacerdozio è diventato sempre più naturale e spontaneo, pur in mezzo a esperienze diverse e altrettanto belle, con la sensazione interiore di scegliere perché ero stato scelto”.

50 sfumature d’amore Link:
https://www.oratoribg.it/it/agenda/schede-formative-giovani-50-sfumatore-d-amore