Oratori Sforzatica: “coinvolgimento” è la parola d’ordine del Carnevale

“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”. Questo versetto del Vangelo custodisce tutto il senso di una sfida, quella dell’uscire da sé, che non è sempre facile affrontare. Specialmente quando si chiede una mano per realizzare un progetto o per mettere in pista delle attività, la paura del “no” è sempre dietro l’angolo. Eppure, basta fare quel passo in più verso l’altro per accorgersi che il nostro timore era infondato. Un po’ com’è successo negli oratori di Sforzatica: è bastato chiedere un aiuto alle famiglie per coinvolgere diverse generazioni in un’attività semplice, ma capace di costruire nuovi legami e consapevolezze.

Il Carnevale negli oratori di Sforzatica

Tra pochi giorni, la comunità di Sforzatica vivrà insieme la festa di Carnevale e tutto ciò sarà possibile grazie all’impegno di volontari di tutte le età. Si parte dagli adolescenti per arrivare fino agli adulti: chiunque volesse dare una mano è stato coinvolto nell’organizzazione e nell’animazione dei giochi e delle attività. Domenica pomeriggio, i festeggiamenti inizieranno con dei balli per poi lasciare lo spazio ai giochi a stand e ai gonfiabili. A concludere la festa sarà la gara delle maschere e chi vincerà avrà l’onore di rompere la pentolaccia piena di caramelle.

“Ciò che abbiamo pensato è davvero un momento semplice per stare insieme -spiega Silvio Ravasio, educatore degli oratori di Sforzatica-. La parte più significativa è stata, senza dubbio, la preparazione. Grazie all’aiuto degli adolescenti e delle famiglie abbiamo allestito il bar e l’oratorio, mentre per l’animazione abbiamo coinvolto anche il gruppo ‘Giochi senza frontiere’. I due appuntamenti di preparazione sono stati non solo un’occasione di incontro, ma anche di partecipazione attiva da parte di tanti genitori. Spesso capita di lasciare il mondo adulto a guardare, a fare la parte dello spettatore, ma in realtà hanno anche loro tanto da donare”.

Rendere tutti partecipi

Il Carnevale ha spinto anche i volontari a ragionare sulle diverse opportunità future. Oltre allo slancio del coinvolgimento della comunità adulta, negli oratori di Sforzatica si sta pensando anche alla possibilità di creare alcuni momenti in cui anche i genitori si sentano protagonisti. “Vogliamo spronare gli adulti ad uscire dall’atteggiamento passivo e a mettersi in gioco -prosegue Silvio-. L’oratorio è di tutti e chiunque varchi il cancello deve avere la possibilità di contribuire al bene comune. Il Carnevale è già un successo in partenza perché siamo riusciti a rendere partecipi tante persone. La partecipazione rappresenta sempre un arricchimento sia per la comunità sia per il volontario che sceglie di esserci”.

Il coinvolgimento, però, non riguardo solo gli adulti. Anche gli adolescenti saranno sempre più protagonisti in oratorio. Infatti, i prossimi passi in programma consistono nell’allagare il gruppo “Giochi senza frontiere” con nuovi innesti. Nel mese di aprile, gli adolescenti degli oratori di Sforzatica parteciperanno a un corso di formazione sull’animazione e d’estate avranno la possibilità di giocarsi in tanti modi diversi al servizio della comunità.

Oltre la paura del “no”

Da questi festeggiamenti pensati per il Carnevale, gli oratori di Sforzatica si portano a casa una grande sorpresa: il desiderio di tutti, adulti e adolescenti, di mettersi in gioco. “Siamo riusciti a vincere quella ‘paura del no’ che spesso ci fa chiudere in noi stessi -conclude Silvio-. Delle volte, basta davvero chiedere per scoprire e conoscere nuove persone. Fare un passo in più verso il prossimo costa fatica, soprattutto se si chiede un aiuto. Ma con un po’ di coraggio, possiamo fare molto per i nostri oratori e per tutta la nostra comunità”.