La statua della Madonna sfigurata dall’Isis in Iraq in pellegrinaggio a Bergamo nella parrocchia di Santa Teresa di Lisieux

Nell’agosto del 2014, l’Isis occupò la cittadina di Batnaya, nella Piana di Ninive in Iraq, a circa 24 km dalla città di Mosul. Nella loro furia anticristiana, sfregiarono la statua della Madonna nella chiesa parrocchiale: colpito il viso, distrutti corona e collo, rovinate le spalle, amputata la mano destra e il pollice sinistro.

Divenne subito simbolo della persecuzione del fanatismo islamico verso i cristiani e gli oggetti di culto. Nel giugno dello scorso anno, a cura dell’associazione «Aiuto alla Chiesa che soffre», la statua e i suoi resti recuperati sono stati portati a Giussano, in Brianza, dove è stata restaurata e ricostruite alcune delle parti perse.

Sul volto sfigurato è stata messa una mascherina. Ma i segni dello scempio rimarranno indelebili. Ora, in pellegrinaggio in varie zone d’Italia, diviene simbolo di speranza per i cristiani iracheni e di riflessione per i cristiani italiani.

Preghiera per cristiani perseguitati e missionari martiri

Nella mattinata di venerdì 18 marzo, questa statua giungerà nella parrocchia cittadina di Santa Teresa di Lisieux, nel quartiere Conca Fiorita, e collocata nella chiesa parrocchiale, dove resterà fino a domenica 27 marzo.

Avendo appreso della presenza della statua in Italia — sottolinea il parroco don Giuseppe Arrigoni — ho pensato di farla portare in parrocchia. Sarà un momento molto importante per la nostra comunità per pensare ai nostri fratelli cristiani perseguitati e offesi nella distruzione di immagini e luoghi sacri.

La presenza della statua in parrocchia vuole far pregare sia per i tanti cristiani perseguitati nella fede in varie parti del mondo e per i missionari martiri e anche offrire preghiere riparatrici allo scempio compiuto sulla statua».

Un aiuto per ricostruire l’asilo di Batnaya distrutto dall’Isis

Le celebrazioni programmate per la statua mariana vedranno un forte gesto solidarietà. «Come segno di carità — prosegue il parroco — le offerte raccolte saranno destinate alle suore Domenicane di Batnaya, impegnate nella ricostruzione dell’asilo locale, edificato nel 2010, che accoglieva 124 bambini. È stato interamente distrutto dall’Isis e le religiose hanno chiesto aiuti per il suo ripristino».

Un altro momento forte delle celebrazioni sarà l’intervento, in collegamento YouTube, di un prete nigeriano.

«Ascolteremo una testimonianza diretta delle persecuzioni — aggiunge don Arrigoni — da parte di Joseph Fidelis Bature, prete della diocesi di Maiduguri, nel Nord della Nigeria, direttore di un centro di riabilitazione psicofisica per ragazze cristiane vittime di rapimenti e violenze dei fondamentalisti islamici». Infine sarà allestita anche una mostra in oratorio, con esposti 27 pannelli che documentano gli orrori compiuti dall’Isis in Iraq.

Messa con monsignor Ottorino Assolari

Questi i momenti salienti delle celebrazioni. Sabato 19 marzo, festa di San Giuseppe: Rosario alle 8 e alle 17,45; Messe alle 9, 17 e 18; preghiera per le famiglie alle 16.

Domenica 20 marzo: alle 10,30 Messa solenne presieduta dal vescovo Ottorino Assolari, bergamasco, vescovo emerito di Serrinha in Brasile. Giovedì 24, memoria dei missionari martiri: Messe alle 9 e 17; alle 21 videoconferenza con il sacerdote nigeriano (https://www.youtube.com/c/AssociazioneCharlesPeguy). Conclusioni domenica 27 marzo: alle 8 Rosario, alle 8,30 Messa, alle 10 Rosario, alle 10,30 Messa e saluto a Maria.

Carmelo Epis