I centocinquant’anni della parrocchia di Bratto: iniziative per tutto il 2022

L’anno 2022 coincide con i primi 150 da che – l’8 settembre 1872 – il Vescovo di Bergamo Pietro Luigi Speranza ha costituito la parrocchia di Bratto, smembrandola da quella di Castione.

“Vogliamo ricordare questo anniversario in modo da custodire memoria di questo primo secolo e mezzo e gettare semi per il prossimo secolo”, spiega il parroco don Stefano Pellegrini.

Le iniziative organizzate in parrocchia si distendono lungo tutti i mesi dell’anno.

A gennaio la prima tappa, con la nascita di un gruppo che organizza le iniziative legate all’anno e l’intervento di tinteggiatura e sistemazione completa della sagrestia; lo scorso mese la presentazione dell’edificio della chiesa attuale, edificata negli anni ’30 del secolo scorso e consacrata nel ’37, con due iniziative: una conferenza aperta a tutti con lo storico dell’arte Silvio Tomasini e i laboratori per i bambini e ragazzi con gli operatori della fondazione Bernareggi del Museo diocesano.

Questo mese – presente il vescovo per il pellegrinaggio pastorale – la collocazione della statua di Maria Bambina, patrona della parrocchia, su un’apposita predella in un altare laterale. Ad aprile l’illuminazione della croce sul monte Scanapà, collocata giusto 50 anni fa per il primo secolo della parrocchia; il mese successivo l’avvio di una maratona di 150 rosari, uno al giorno, da parte di un gruppo diverso ogni settimana, per arrivare a inizio ottobre, alla settimana della parrocchia.

A giugno un saggio di bambini della scuola dell’infanzia; quindi a luglio l’inaugurazione di una mostra fotografica sulla parrocchia e ad agosto la processione dell’Assunta, a cui è stato invitato l’arcivescovo di Milano mons. Delpini. A settembre la presentazione di un filmato sullo storico parroco nativo del paese, don Bortolo Tomasoni, parroco di Bratto dal 1922 al 1962. Ad ottobre la settimana della parrocchia, la presentazione di un libro su questi 150 anni e la ricollocazione dell’icona custodita in parrocchia e nel frattempo restaurata. A novembre uno spettacolo con gli adolescenti e i lavori dei gruppi di catechismo; a fine anno la solenne processione dell’Immacolata e il sogno di collocare quattro pale negli archi ciechi sul presbiterio.

Accanto a tutto ciò, la pubblicazione di un pieghevole illustrativo sulla parrocchia, in collaborazione con la Fondazione Bernareggi, la creazione di un logo per l’iniziativa e l’illuminazione esterna della chiesa con un progetto di videomapping.

Il parroco don Stefano sottolinea il senso di festeggiare questo anniversario. “Sono contento che, nel momento in cui abbiamo immaginato un percorso per celebrare questi 150 anni, una preoccupazione espressa da qualcuno dei parrocchiani era che non apparisse come un’affermazione di identità campanilistica, in contrapposizione alle altre parrocchie dell’Unità pastorale. La celebrazione dell’anniversario afferma sì una differenza, ma dentro un quadro d’insieme che arricchisce la storia della neonata Unità pastorale. Di qui a quattro anni ci attende un altro anniversario: i 150 anni di Dorga. Per Castione non abbiamo una data, ma sulle spalle ha già almeno 800 anni, ma alle signore di una certa età non si chiede l’età”.