“Prima l’altro, poi io”. Don Dario Acquaroli segue le tracce di don Fausto Resmini

Verrà presentata giovedì 7 aprile la prima pubblicazione dedicata a don Fausto Resmini. A poco più di due anni dalla sua scomparsa (avvenuta il 23 marzo 2020 a causa del Covid19), il sacerdote del Patronato San Vincenzo viene ricordato dalle parole del suo ultimo stretto collaboratore, nonché successore nella guida della Comunità don Milani di Sorisole, don Dario Acquaroli. Il libro, dal titolo “Don Fausto Resmini. Prima l’altro, poi io”, nasce dal lavoro di tesi con cui don Dario si è laureato in Progettazione e gestione di interventi educativi, presso l’Istituto universitario Salesiano di Venezia, nello scorso mese di ottobre.

“Il libro, rispetto alla tesi, è stato semplificato nelle sue parti teoriche ed è dedicato interamente alla figura di don Fausto”, spiega l’autore. Il primo capitolo presenta la sua biografia, riprendendo quella scritta da don Davide Rota nel numero speciale della rivista del Patronato. 

Le testimonianze delle persone e i suoi scritti

Il secondo, invece, nasce dal lungo lavoro di ascolto che don Dario ha vissuto nell’anno e mezzo di stesura della tesi. “Ho raccolto le testimonianze delle persone che hanno incontrato don Fausto, ma anche le sue interviste e i suoi scritti – spiega -. Da qui ho sintetizzato dieci tratti della sua persona, dieci caratteristiche che emergono dalla testimonianza di chi l’ha conosciuto: raccontano la sua persona, chi fosse lui davvero, non solo la storia di ciò che ha fatto”.

Il terzo capitolo, invece, si propone di caratterizzare il carisma di don Fausto. “Ho provato a delineare quel dono che Dio ha fatto a don Fausto, non come destinatario privilegiato ma per metterlo a servizio della Chiesa e degli uomini.

Da qui si arriva a definire i dieci valori che hanno guidato don Fausto, quelle colonne portanti della sua opera e quindi anche della Comunità. Non si tratta delle caratteristiche della sua persona, bensì dei punti di riferimento che ha avuto nel suo lavoro. Sono le parole che anche noi oggi poniamo come fondamento di tutti i servizi che stiamo continuando, per portare avanti quello stile che ci è stato testimoniato”. 

Una storia prodigiosa fatta di accoglienza e carità

Il libro, infatti, non si propone come best-seller o pubblicazione esaustiva a livello scientifico, bensì come elemento fortemente radicato dentro quella storia prodigiosa, fatta di accoglienza e carità, che sta continuando sulle orme di don Fausto.

“Questa è la prima pubblicazione a lui dedicata – commenta don Dario -. Potranno esserci lavori più belli e approfonditi, mentre il mio vuole essere soprattutto un lavoro di rilettura e di raccolta di testimonianze. Personalmente ho vissuto questo tempo di ascolto, rimando e scrittura con molta gratitudine. La scelta stessa della tesi rispondeva al bisogno di andare alle radici per poter continuare, di conoscere di più il terreno su cui si è fondata tutta l’opera di don Fausto. Questo è stato fondamentale per andare avanti e per provare a dare nuove risposte alle povertà che emergono, altrimenti il rischio è di procedere senza basi solide, dunque di non dare un futuro”.

La presentazione è fissata per giovedì 7 aprile alle 20,30 presso la Sala degli Angeli della Casa del giovane di Bergamo, in un incontro moderato dalla giornalista Paola Abrate. Il libro sarà poi disponibile nei giorni successivi al Patronato e alle Paoline.