#Seguimi: i teenager da Papa Francesco. Più di 50.000 in Piazza San Pietro, 2.600 i bergamaschi

“Dopo questi mesi di vita incerta, sarà il primo ritorno di un incontro del Papa in Piazza San Pietro e mi sembra particolarmente bello che questo possa avvenire con i ragazzi di quella fascia d’età che molto hanno patito. Abbiamo bisogno di segni di speranza”. Così il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente CEI, qualche mese fa aveva invitato tutti gli adolescenti italiani a recarsi a Roma per il lunedì di Pasquetta. A questa occasione speciale, parteciperanno più di 50.000 ragazzi, di cui 2600 saranno bergamaschi: andranno tutti a Roma per condividere un momento unico con il Papa dal titolo #seguimi.

#seguimi: l’incontro degli adolescenti in Piazza San Pietro

Quello in piazza San Pietro sarà il primo evento di una simile portata dall’inizio della pandemia e coinvolgere gli adolescenti in tutto ciò è il segno di ripartenza più vero e sincero che ci possa essere. Con il loro modo di fare, la loro spensieratezza e il loro entusiasmo si riverseranno per le strade di Roma e poi in piazza sempre pronti “a fare chiasso”. Dal silenzio di quella piazza San Pietro deserta durante la preghiera del Santo Padre nella fase più acuta della pandemia si passerà a una piazza gremita di adolescenti desiderosi di incontro.

“#Seguimi” è il titolo scelto per l’incontro con Papa Francesco che non vuole essere un semplice raduno, ma un’esperienza di comunione fraterna. A testimoniare questo intento sono il titolo, il tema e anche il logo dell’evento. #Seguimi dice di un vero e proprio invito a non accontentarsi e a continuare la ricerca del senso della propria esistenza. Da un lato c’è il cancelletto “#” a simboleggiare la ricerca e, dall’altro, la parola “Seguimi” ovvero il senso del nostro continuo cercare.

Il programma dell’incontro: dialogo e veglia di preghiera

L’incontro prevede un momento di dialogo fra il Santo Padre e gli adolescenti, seguito da una Veglia di preghiera che avrà al centro l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del vangelo di Giovanni, tema cardine dell’evento. Ai ragazzi sarà chiesto di rinnovare la propria fede davanti alla tomba dell’Apostolo e i loro educatori potranno accompagnarli condividendo ansie, dubbi, ma anche la speranza e la passione educativa che li guida. Per tutti gli adolescenti lombardi, inoltre, è previsto un secondo momento da vivere insieme. Il giorno seguente daranno risonanza a quanto vissuto grazie alla messa nella Basilica di San Pietro.

Gli ultimi giorni di attesa: gli oratori si preparano

I prossimi giorni che si hanno davanti sono sì giorni di attesa, ma dovranno essere guidati dalla consapevolezza che, per vivere bene un evento del genere, è necessario prepararsi e molti oratori lo stanno già facendo da tempo. Ci si prepara per vivere a pieno un incontro che possa un vero e proprio punto di partenza per tutti gli adolescenti. Il pellegrinaggio non si estingue in un pomeriggio passato insieme, ma è una scintilla da sfruttare per alimentare la fiamma che questi ragazzi portano con sé. L’incontro di lunedì 18 aprile può essere davvero un’esperienza che segna un passo importante nel loro cammino e primi ad esserne consapevoli sono gli educatori che li accompagneranno.

In questi giorni, gli oratori della nostra diocesi, stanno ricevendo tutte le indicazioni necessarie e il kit predisposto dalla Pastorale Giovanile Italiana. In ogni kit è presente una croce in terracotta realizzata a mano con un pesciolino al centro, simbolo scelto per l’incontro con il Papa. In aggiunta, ci sarà anche il badge per accedere a piazza San Pietro e un foulard azzurro di diverse tonalità. Sventolando, gli adolescenti coloreranno tutta la piazza andando a richiamare le onde del mare dando vita a uno spettacolo unico.

Pronti a “fare chiasso” in Piazza San Pietro

Per tutti i bergamaschi ci sarà una sorpresa in più. Un gadget accompagnerà tutti durante il pellegrinaggio e ci renderà riconoscibili tra la folla. Il 21 novembre scorso, in occasione dell’ultima Giornata Mondiale della Gioventù, Papa Francesco ha chiesto per l’ennesima volta ai giovani di “fare chiasso” e continuare a sognare.

Quella del “fare chiasso” diventa una missione, un impegno per far sentire al Papa che i preadolescenti e gli adolescenti di Bergamo ci sono e hanno voglia di viaggiare, di incontrarlo, ma soprattutto di vivere.

Nel pieno rispetto di questa missione, tutti i bergamaschi saranno accompagnati da un fischietto che li permetterà di farsi sentire forte e chiaro. Sarà un simbolo per riconoscerci e dire tutto il nostro entusiasmo, la nostra voglia di essere lì e di ripartire insieme dopo tanti momenti difficili. Così Roma non sarà una meta, ma una partenza per tutti i 2600 adolescenti che hanno scelto di esserci: un segno di una Chiesa che può e deve essere ancora più giovane per rilanciarsi verso il futuro con entusiasmo ed energia. Siete pronti? Se lo siete… fischiate!