Verso l’alt(r)o, la meditazione della settimana. Don Palazzolo: “Dove altri non arrivano faccio qualcosa io come posso”

“Io cerco e raccolgo il rifiuto degli altri, perché dove altri provvede lo fa assai meglio di quello che faccio io, ma dove altri non può giungere cerco di fare qualcosa io come posso”

don Luigi Palazzolo

Ero in Africa, ospitata dalla comunità delle suore Poverelle di Kingasani, un piccolo quartiere di periferia della Repubblica Democratica del Congo, quando lessi per la prima volta questa frase. 

Un’espressione forte e concreta che mi colpì fin da subito. Con poche e semplici parole, Don Luigi Maria Palazzolo ha saputo dare voce al motivo più profondo che mi aveva spinto a partire per la missione. 

Dal quel momento, ho realizzato che, senza rendermene conto, stavo mettendo in pratica l’insegnamento del fondatore delle suore Poverelle. Mi sono accorta durante i giorni trascorsi in missione quanto il più piccolo e banale aiuto concreto, come un pezzo di pane, faccia la differenza. 

Non serve compiere grandi gesta. Il Palazzolo ci dimostra che solo mettendosi in gioco con semplicità ed umiltà – “fa qualcosa come io posso” – ci si mette davvero al servizio del prossimo. Accettando i propri limiti – “dove altri provvede lo fa assai meglio di quello che faccio io” – si sperimenta l’Amore infinito di Dio che non ha confini. Se contiamo solo sulle nostre forze non arriviamo lontano.

La vita del beato, tra pochi giorni Santo, ci insegna che aiutare il prossimo significa mettersi sul suo stesso piano, riconoscersi fratelli di un unico grande Padre e quindi bisognosi gli uni degli altri; scoprendo che riceve sempre molto di più di quanto si dona.

Francesca Avogadro