Rose rosse per Santa Rita da Cascia nella chiesa di San Marco

Rose rosse per Santa Rita. Per il secondo anno consecutivo, questo segno floreale caratterizza la festa di Santa Rita da Cascia, che si celebra con varie iniziative che prendono il via venerdì 20 maggio nella chiesa-cappella vescovile dei Santi Marco e Maria in via Locatelli, affidata alle cure pastorali della parrocchia di Sant’Alessandro della Croce in Pignolo.

Le rose rosse rimandano a un momento della vita della «Santa degli impossibili», come è popolarmente nota. Inverno del 1457: negli ultimi giorni della sua vita e costretta a letto, la santa chiede alla cugina, venuta in visita, di portarle dei fichi e una rosa dal giardino della sua vecchia casa a Roccaporena.

Vista la stagione, la cugina rimase turbata dal questa richiesta. Però, visto lo stato di salute e credendola in delirio, tornò a Roccaporena. Con sua grande meraviglia, nel giardino, fra le neve, trovò due fichi e una bellissima rosa nel roseto. Piena di stupore, ritornò a Cascia dalla santa. Secondo la tradizione, dopo aver messo la rosa al capezzale della santa, la stanza si riempì di profumo di rose.

Le rose rosse saranno collocate all’esterno e all’interno della chiesa. Si potranno acquistare e poi anche portarle,  in segno di devozione, davanti alla statua della santa. «Lo scorso anno — sottolinea il parroco don Pietro Biaggi — l’iniziativa ha raccolto subito vasto successo. Ne abbiamo vendute ben 300 e non sono state sufficienti a soddisfare le richieste».

La vita di Santa Rita da Cascia (1371-1457) fu intessuta di lacrime e dolori. Infatti, vide morire il marito, ucciso in una faida politica. Poiché i due figli tramavano vendetta, pregò Dio che li facesse morire piuttosto che si macchiassero del sangue di altre persone. E così avvenne. Rimata sola, cominciò un’intensa opera di pacificazione, per poi ritirarsi in monastero. La devozione nella chiesa di via Locatelli venne introdotta nel 1932 dal rettore don Riccardo Belotti, che fece restaurare la chiesa, ridotta in cattivo stato, e commissionò la statua della santa all’artista bergamasco Giuseppe Siccardi. Per l’intera giornata della festa, don Belotti la fece collocare su un trono pieno di fiori davanti all’ingresso della chiesa. L’iniziativa raccolse subito vasta adesione e la devozione a Santa Rita si radicò. La statua della santa, collocata in una nicchia a sinistra entrando nella chiesa, è meta quotidiana di fedeli in preghiera e circondata da candele accese in segno di devozione e richiesta di grazie. La chiesa venne eretta in cappella vescovile dell’arcivescovo Clemente Gaddi.

Questo il calendario delle celebrazioni: venerdì 20 maggio: alle 20,30 recita del Rosario fra le rose. Il giorno successivo: alle 16,30 Vespri e Messa della vigilia. Alle 20,30 elevazione musicale (Matteo Alimberti Pellegrini baritono, Fabio Nava all’organo). Domenica 22 maggio, festa della santa: Messe alle 8, 11 (solenne, presiede il parroco don Pietro Biaggi), 17 e 18,30. 

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *