Cenate Sotto, quattro tele della chiesa parrocchiale restaurate dagli studenti della Scuola Fantoni

Più di tre anni di lavoro, 17 allievi coinvolti per un totale di 390 ore e 4 tele recuperate di autori come Antonio Cifrondi e Carlo Ceresa: ecco il risultato di un percorso che ha visto lavorare in sinergia Scuola d’arte Andrea Fantoni, diocesi di Bergamo e Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, con la direzione lavori di Vincenzo Gheroldi. Il restauro si è svolto con la supervisione delle docenti restauratrici Silvia Baldis e Greta Medici.

Il recupero delle tele, tutte provenienti dalla Parrocchia di San Martino di Cenate Sotto, è stata una delle attività affrontate dai 9 studenti del Corso di Tecnico per il Restauro della Scuola d’Arte Andrea Fantoni del triennio 2018-2021 (9 allievi), concluso in primavera con il nuovo triennio 2021-2024 (8 studenti). In corso d’opera l’intervento conservativo della quinta tela l’Immacolata concezione di Antonio Cifrondi.

L’esperienza si colloca nell’ambito di un rapporto ormai consolidato con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Bergamo diretto da don Fabrizio Rigamonti, dove opera anche Wilma Locatelli referente per i Beni Culturali della diocesi di Bergamo.

«Un pensiero di gratitudine – ha commentato don Fabrizio Rigamonti – va alla Scuola e a tutti coloro che sono stati coinvolti nel progetto. Questa lunga esperienza ha portato gli allievi del corso a maturare competenze, ma anche ad entrare in contatto con la lunga storia di fede che si lega a questi dipinti. È grande l’impegno delle parrocchie nel custodire l’ampio patrimonio artistico, questa è certamente una collaborazione virtuosa tra tutti gli Enti. Il nostro territorio si contraddistingue per la lunga tradizione delle botteghe di restauro, questo è un corso importante e mi auguro si trovi presto una soluzione per dargli continuità».

La formazione di tecnici specializzati nel restauro

«Il corso – sottolinea il Direttore del CFP della Scuola d’Arte Fantoni Mario Bossi – forma figure di tecnici del restauro che fanno della reale capacità operativa sperimentata, e messa alla prova su beni reali, il loro punto di forza. Per questo il collegamento con le aziende del settore consente alla nostra scuola di inserirli con facilità sia in stage sia nel mondo del lavoro vero e proprio al termine del percorso formativo».

Dopo oltre 20 anni, sorprendentemente, il nuovo triennio (2021-2024) non ha ricevuto il sostegno di Lombardia Plus: «Il lavoro svolto dal 1999 – ha spiegato il direttore del CFP Mario Bossi – ha consentito ai nostri studenti di esercitarsi su beni reali, ma anche alle istituzioni laiche e religiose del territorio di costruire una partnership consolidata con la scuola, che ha portato al recupero di beni mobili e immobili».

Il corso (3000 ore in 3 anni) ha valore nazionale, ma è di competenza regionale: «Negli anni oltre 20 siti sono stati recuperati con le attività di cantiere scuola. Nonostante questo – continua Mario Bossi –  i finanziamenti per il prossimo triennio non sono stati confermati. La Scuola crede in questo progetto e ha deciso di dargli continuità, ma è chiaro che gli 800 euro della quota annuale di ciascun studente sono insufficienti, si apre dunque la questione sul futuro di una realtà che avrebbe invece bisogno di fondi stabili e continui. La Scuola Fantoni ha investito risorse economiche e umane a vantaggio del corso, creando laboratori, acquistando materiali, fidelizzando professionisti nelle vesti di docenti, superando la difficoltà di finanziamenti giunti da Regione Lombardia sempre dopo molte incertezze. In passato i finanziamenti sono giunti tramite Avvisi di Regione Lombardia, mai specifici sui Beni Culturali nei quali però siamo riusciti ad inserire l’attività. Nonostante le rassicurazioni ottenute dalla Regione e l’invito a proseguire, ora il sostegno è venuto a mancare. Abbiamo già affrontato periodi in cui l’attività non era finanziata, ma mai per un arco di tempo così lungo. Per dare continuità al corso e portarlo alla conclusione della seconda e terza annualità la Scuola è chiamata ad uno sforzo pari circa a 200.000 euro».

I capolavori di Ceresa e Cifrondi tornati all’antico splendore

Negli anni la Scuola d’Arte Fantoni ha recuperato sia in città che in provincia decine di dipinti, molti affreschi, ma anche sculture grazie alle attività di laboratorio e di Cantiere Scuola previste nell’ambito del progetto formativo.

Grazie al progetto 2018-2021 quattro tele appartenenti alla Parrocchia di Cenate Sotto stanno per tornare da dove sono state prelevate perché bisognose di importanti interventi.

Anche in questo caso gli allievi sono stati guidati dalle insegnanti Silvia Baldis e Greta Medici in un lavoro complesso che ha richiesto circa tre anni di lavoro.

Si tratta di opere realizzate dalla mano di pittori importanti come Carlo Ceresa S. Antonio con Bambino e angioletti, XVII sec.,(1655-1660), olio su tela cm 165×94, e Antonio Cifrondi Angelo con tromba e flagello, XVII sec. (1691-1692), olio su tela, cm 156×73,5, un terzo dipinto di autore ignoto raffigurante la Madonna del rosario e Santi, XVIII sec., olio su tela, cm 112×90, e infine una settecentesca Deposizione dalla Croce, olio su tela, cm 109×172 di autore ignoto.

Del progetto faceva parte anche un’altra tela di Antonio Cifrondi raffigurante l’Immacolata Concezione, ma in considerazione delle complesse condizioni conservative il restauro di quest’opera è ancora in corso. L’Immacolata Concezione presentava molte e diffuse lacune di preparazione e pellicola pittorica su tutta la superficie e presentava alterazioni particolarmente evidenti della cromia.

Un attento lavoro di indagini diagnostiche

Nel corso delle attività di restauro è stata svolta un’ampia campagna di indagini diagnostiche non invasive dal falso colore, alla luce radente, alla riflettografia infrarossa. I lavori sono stati condotti grazie alla presenza del docente Thierry Radelet (attivo abitualmente presso il suo laboratorio di analisti e restauro a Torino e per molti anni a Venaria Reale).

Silvia Baldis, docente laboratorio tele ha commentato: «Gli allievi sono stati guidati nella conoscenza dell’opera, prima di qualsiasi intervento: dalla lettura artistica, iconografica e iconologica, dei dati frutto delle indagini diagnostiche. Ogni restauro è stato svolto nell’ottica del minor intervento, con materiali innovativi e attenzione alla sostenibilità».

«Sono molteplici – spiega Paola Carminati coordinatrice del corso –  i vantaggi di questa operazione: le chiese possono conservare e valorizzare i loro beni e metterli nuovamente a disposizione delle proprie comunità; gli studenti e i docenti del corso possono sfruttare eccezionali occasioni di esercitazioni su beni reali di grande pregio artistico e mettere le loro competenze al servizio del vasto patrimonio della nostra provincia». 

Soddisfazione da parte del Parrocco di Cenate Sotto don Giacomo Invernizzi: «Abbiamo riposto fiducia nella Scuola Fantoni e ora con grande soddisfazione riporteremo queste opere nella nostra comunità»