“Famiglie protagoniste, con uno stile di accoglienza e solidarietà reciproca”. Le iniziative diocesane

“La famiglia – scriveva Papa Giovanni Paolo II – è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore”. Non è solo “chiesa domestica” ma (ancora) il pilastro sul quale la società si fonda e sul quale spesso si riversano tutti i compiti di assistenza e di cura: dei bambini, degli anziani, delle persone fragili o malate.

Il decimo Incontro mondiale delle famiglie insieme a Papa Francesco in programma il 26 giugno ne sottolinea l’importanza e allo stesso tempo mette l’accento sulla loro bellezza, sulle risorse, le qualità e i talenti che sono capaci di esprimere.

La forma scelta quest’anno per la realizzazione concreta di questo evento è influenzata dai tempi: la pandemia e l’incertezza che l’ha accompagnata hanno spinto a cercare la massima flessibilità e a prevedere una “partecipazione diffusa”. All’incontro di Roma prenderanno parte le delegazioni provenienti da tutto il mondo e rappresentanze delle diocesi, gruppi e associazioni.

Tanti appuntamenti dal 18 al 26 giugno

In ogni diocesi, poi, si svolgerà in modo autonomo un programma di iniziative rivolte alle famiglie che permettano occasioni di festa, incontro, dialogo, preghiera. Così sarà anche a Bergamo dove sono previsti diversi appuntamenti tra il 18 e il 26 giugno.

“Questo evento – sottolinea l’ufficio diocesano per la pastorale della famiglia – si pone a conclusione di tutto un anno voluto dal Papa per rilanciare l’attenzione alle famiglie, a cinque anni dalla promulgazione dell’Esortazione Amoris laetitia. Anche il nostro vescovo, monsignor Beschi, ha improntato l’anno pastorale su questo tema: “Servire la vita dove la vita accade: la famiglia”. E così durante quest’anno si sono moltiplicate in diocesi, nelle parrocchie e nelle altre realtà ecclesiali iniziative per mettere al cuore delle nostre comunità le famiglie che la compongono e la animano. Poiché solo pochi rappresentanti potranno partecipare all’evento di Roma, anche nella nostra diocesi, come voluto dal Papa, celebreremo questo incontro mondiale delle famiglie organizzando iniziative particolari”.

Con una preoccupazione: è importante che i riflettori restino accesi sulla famiglia anche dopo la fine dell’incontro, che per una settimana le offrirà una visibilità straordinaria. “Ci poniamo una domanda – prosegue l’ufficio per la pastorale familiare -: concludendo questo anno speciale per la famiglia finisce anche la nostra attenzione su di essa? Capiterà che, iniziando un nuovo anno con un nuovo tema, ci dimenticheremo presto di quanto abbiamo fatto per le nostre famiglie? Sarebbe davvero un peccato! Al contrario, vorremmo che i processi di seminagione che abbiamo attivato o incrementato quest’anno attivino uno sviluppo continuo, proprio come avviene nella storia di un seme, gettato nella terra, che poi germoglia e dà frutto a suo tempo. E allora questo incontro mondiale delle famiglie che vivremo insieme non avrà il sapore di una conclusione, ma la pregustazione di un nuovo inizio: un cammino con le famiglie che continua, magari con un passo più deciso”.

Occasioni per riflettere e proporre scelte concrete

A tutti viene rivolto l’invito a partecipare alle iniziative con questa attenzione: considerarle un’occasione per riflettere, “confrontarci e proporre alcune scelte concrete attorno a cui costruire una nuova e più efficace presenza delle famiglie nelle nostre comunità: famiglie non solo oggetto di cura e di accompagnamento, ma anche e soprattutto soggetto di azione pastorale a favore le une delle altre, nello stile dell’accoglienza, della prossimità, della solidarietà e della cordialità. Proprio mettendo in atto il caloroso invito con cui Papa Francesco conclude Amoris laetitia:

Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa”.

In occasione del X Incontro mondiale delle famiglie sul tema L’amore familiare: vocazione e via di santità sabato 18 giugno appuntamento al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano per “Corpus domini – corpus familiae”. Ritrovo alle 16,30, alle 17 solenne celebrazione presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi. Sono coinvolte in particolare le famiglie e i bambini della Prima Comunione, e le coppie religiosamente sposate in questo anno pastorale, rappresentanti delle varie realtà ecclesiali e parrocchiali, con attenzione anche alle famiglie straniere.

Il 23 giugno alle 20,30 presso la chiesa di Paderno a Seriate è in programma invece un incontro destinato in modo particolare ai giovani: “L’amore giovane”, con momenti spirituali, artistici e di festa, con le evoluzioni degli atleti di acrovertical. L’invito è rivolto in modo particolare alle coppie che hanno frequentato il corso di preparazione al matrimonio in questo anno pastorale e ai gruppi giovanili delle parrocchie, associazioni e movimenti.