«La famiglia è il più grande tesoro di un Paese. Lavoriamo tutti per proteggere e rafforzare questa pietra d’angolo della società». Sono parole intense quelle pronunciate da Papa Francesco sulla famiglia in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie, dal 22 al 26 giugno.
In vista di quest’appuntamento, l’Ufficio per la pastorale della famiglia, con la collaborazione di diversi altri uffici della Curia e di alcuni organismi ecclesiali della diocesi di Bergamo, ha predisposto una serie di eventi, richiamando il tema «L’amore familiare: vocazione e via di santità».
Il primo e più importante evento è stata la solenne celebrazione eucaristica che si è tenuta nel pomeriggio di sabato 18 giugno, presieduta dal vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi al Santuario della Madonna dei Campi a Stezzano, nella ricorrenza della vigilia del Corpus Domini.
Tutte le famiglie, tra le difficoltà sono una straordinaria risorsa
Ancora oggi, «tutte le famiglie, pur tra mille difficoltà sono una straordinaria risorsa, chiamata a diventare sempre più e sempre meglio un soggetto nella chiesa e nel mondo», interviene Oliviero Dal Molin, collaboratore pastorale di Paladina, del gruppo La Casa e dell’Ufficio Famiglia.
«L’Incontro Mondiale delle Famiglie si celebra ogni tre anni e quest’anno – prosegue Dal Molin – a Roma ci sarà una rappresentanza molto ristretta per ogni diocesi, la nostra sarà di cinque persone, ma ci sarà comunque una componente internazionale, con la presenza di famiglie straniere».
Questo X Incontro Mondiale delle Famiglie, sottolinea monsignor Eugenio Zanetti, responsabile Ufficio Famiglia della Diocesi di Bergamo «per noi rappresenta un punto di arrivo e un punto di partenza: un punto di arrivo perché è la conclusione dell’anno con la replica di Amoris Laetitia, attraverso le diverse iniziative diocesane e un punto di partenza perché, da questa settimana, il ruolo della famiglia sarà diverso nella comunità, protagonista, a livello pastorale come soggetto di aiuto e sostegno per le altre famiglie».
Di fatto, aggiunge monsignor Zanetti, «saranno coinvolte tutte le famiglie, quelle consacrate nel matrimonio, quelle conviventi, di nuova unione e sposate civilmente che si mettono davanti al Signore per sviluppare quest’amore».
È stata una celebrazione all’aperto con tanti posti a sedere, distanziati, ma comunque un “ritorno alla normalità”, che, nonostante il caldo afoso e “qualche aereo in cielo”, ha visto la moltitudine partecipata e sentita di famiglie, formate da nonni, genitori, figli, in particolar modo bambini, ma anche di persone appartenenti al movimento Rinnovamento dello Spirito.
Una dedica speciale alle famiglie attraversate da prove e sofferenze
Oltre alla presenza del vescovo di Bergamo, erano presenti: il vicario generale don Davide Pelucchi, il vicario episcopale per i laici e per la pastorale monsignor Vittorio Nozza, il parroco di Stezzano don Cesare Micheletti e il cappellano don Luigi.
È stata una solennità che ha avuto una dedica particolare, come ha introdotto il vescovo Francesco «a tutte le famiglie e a quelle che sono attraversate dalla prova, dalla sofferenza, dal dolore e dallo smarrimento».
«Noi non solo viviamo nel segno del limite, purtroppo anche nel segno del peccato e siamo esposti a quello dell’insufficienza che è sempre in agguato» dice il vescovo Francesco durante l’omelia. E facendo riferimento al miracolo di Gesù, della moltiplicazione dei pani e dei pesci, il Vescovo Francesco nuovamente spiega che «questo segno è dato dalla condivisione perché da essa che nasce la moltiplicazione, la fecondità sotto ogni profilo, è generativa e da lì nasce una vita più forte di ogni insufficienza».
In questa condizione si pone centrale la famiglia, quale aggiunge il Vescovo Francesco che, «è la via della santità perché non esiste solo la santità della porta accanto, ma anche della tavola della condivisione, della vita, dell’amore, della speranza e della fedeltà». Quindi, «la famiglia è veramente un dono provvidenziale di Dio per il bene di ciascuna persona e per l’intera umanità anche nel momento delle fatiche e dell’oscurità», conclude il Vescovo Francesco.
Durante la celebrazione, al Vescovo Francesco è stato consegnato un piccolo regalo come segno di gratitudine per la sua «premurosa paterna guida della nostra comunità diocesana e come ricordo di questo anno speciale, alla luce di Amoris Laetitia e dall’Incontro Mondiale delle Famiglie» dice Oliviero Dal Molin.
I prossimi appuntamenti saranno: giovedì 23 giugno alle 20:30 con «L’amore giovane» alla chiesa di Paderno a Seriate con momenti spirituali, artistici e di festa; sabato 25 giugno alle 9, alla Casa del Giovane, ci sarà il convegno «Di generazione in generazione. Le famiglie tra de natalità e iper anzianità» con amministratori politici a livello cittadino, regionale, provinciale e nazionale; alle 18, sempre di sabato, sarà trasmessa in diretta televisiva la messa presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma; domenica 26 giugno «Famiglie in festa» ci sarà alle 12 in diretta l’Angelus del Papa con la benedizione e il mandato per le famiglie, mentre negli oratori e nei centri parrocchiali bergamaschi ci saranno dei momenti di festa per tutte le famiglie.