Le vie del sacro: cercansi giovani “curiosi e sognatori” per raccontare l’arte in modo nuovo

Un progetto speciale che apre nuovi orizzonti di giovani “viandanti, curiosi e sognatori” innamorati della cultura: “Le Vie del Sacro” è promosso dalle diocesi di Bergamo e di Brescia “per valorizzare il vasto patrimonio artistico conservato nelle chiese, nei musei e nei monasteri dei loro territori”.

L’occasione di lavorare insieme a questo comune obiettivo è stata offerta da BresciaBergamo2023 Capitale della Cultura: un anno di iniziative e attività che offrono nuovo respiro a un ambito pesantemente penalizzato dalle chiusure e dalle restrizioni degli ultimi anni di pandemia. 

Soltanto nella diocesi di Bergamo, come spiega Giovanni Berera della Fondazione Bernareggi “gli edifici di culto sono oltre 1340, dalla cattedrale alle piccole chiese di montagna. In essi sono custoditi oltre 300 mila oggetti che formano il patrimonio dei beni culturali ecclesiastici, dai dipinti ai tessuti agli oggetti liturgici. Un patrimonio che ha bisogno di nuove parole per essere raccontato”. 

Legare i beni culturali al territorio in cui si trovano

“Le vie del sacro” si propone di costruire nuovi fili che leghino i beni culturali ecclesiali ai territori in cui si trovano fino a far nascere un tessuto di incontri, storie e racconti, investendo sulla creatività dei giovani “perché il loro coinvolgimento possa essere un’occasione di crescita comunitaria che lasci un’eredità vitale e generativa. A loro verrà affidata la bellezza dei luoghi, con il compito di raccontarla e farla rivivere per seminare nuovi germogli di cultura attraverso linguaggi e azioni innovative” come spiega la presentazione del progetto. Scopri i dettagli nella nostra intervista:

È aperta fino al 13 luglio una call per coinvolgere 40 giovani tra i 19 e i 30 anni che vogliano condividere questo percorso di valorizzazione del patrimonio: giovani che abbiano voglia di far parte di un team di appassionati e curiosi sognatori, desiderosi di conoscere nuovi modi per raccontare l’arte e scambiare idee generatrici di bellezza, che vogliano essere coinvolti in prima persona per raccontare Bergamo e il suo territorio. 

Un giovane team per far nascere nuove iniziative

“Selezioneremo una quarantina di giovani – chiarisce Simona Pasinelli della Fondazione Bernareggi – che saranno i protagonisti del progetto e formeranno un team giovane pronto a raccontare il patrimonio dei beni culturali ecclesiastici di Bergamo. Seguiranno un percorso di formazione che li vedrà impegnati in vari ambiti che li aiuterà a capire come poter narrare e reinterpretare il patrimonio culturali promuovendo attività e progetti”. 

Nel periodo compreso tra aprile e ottobre 2023 saranno poi impegnati in un’esperienza professionale nell’ambito della progettazione culturale orientata alla valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. Il percorso formativo, certificato e svolto in collaborazione con Fondazione Enaip Lombardia, avrà l’obiettivo di fornire competenze interdisciplinari per progettare attività culturali secondo criteri innovativi, sostenibili e inclusivi grazie all’incontro con numerosi testimoni della cultura.

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