La siccità si fa sentire perfino in montagna: anche nei rifugi l’acqua scarseggia

Montagna siccità

Le montagne sono considerate abitualmente veri e propri “serbatoi d’acqua”, quest’anno però anche in alta quota la situazione non è rosea. “Alcuni rifugi – sottolinea Paolo Valoti, presidente del Cai di Bergamo – sono già ai livelli minimi di scorta idrica, come se fossimo a settembre-ottobre di una stagione normale. Questo ci sta spingendo a interrogarci per rispondere all’emergenza ma anche per individuare soluzioni innovative che ci permettano in futuro di ottimizzare la raccolta e il consumo dell’acqua”. Allo studio anche l’adozione di servizi igienici che riducano al minimo l’uso dell’acqua.

Questo significa per esempio installare serbatoi per raccogliere l’acqua piovana. “Neve e ghiacciai – sottolinea Valoti – sono serbatoi naturali d’acqua. Ma se vengono a mancare bisogna crearne degli altri. Anche a livello nazionale si sta pensando di aiutare mettendo a bando risorse per realizzare sistemi di raccolta, conservazione e stoccaggio d’acqua”.

Le dighe sono tutte sotto la metà dei normali livelli d’acqua, proprio a causa della scarsità delle precipitazioni dei primi sei mesi del 2022. La siccità sta già producendo effetti sull’ecosistema dei fiumi, sulla flora, sulle piante. I temporali vanno ad alimentare le falde, ma prima che l’acqua arrivi ai fiumi ce ne vuole. Nel frattempo anche i bacini delle centrali idroelettriche si sono drasticamente ridotti, spesso costringendole alla chiusura o a una forte riduzione della produzione.Senza un’adeguata quantità d’acqua, inoltre, è più probabile che nelle colture si sviluppino elementi tossici (come i funghi) e che le piante non si sviluppino in maniera corretta.

“Qualunque accorgimento che permetta di evitare la dispersione dell’acqua è prezioso – sottolinea Valoti – così come l’attenzione a produrre comportamenti virtuosi negli escursionisti. La crisi ha come risvolto positivo lo stimolo a far crescere una nuova consapevolezza ecologica. Ci spinge a innescare con urgenza misure di sostenibilità di cui tanto si è già parlato negli anni scorsi, ma senza arrivare a realizzazioni concrete. Vale la pena di cogliere l’occasione per sperimentare soluzioni innovative per evitare gli sprechi e capitalizzare le risorse di cui disponiamo”.