Il Papa: “L’acqua non è una merce ma un dono”. Evitare di sprecarla è una questione etica

Fiume Serio siccità 2022

“L’acqua per i credenti – dice Papa Francesco – non è una merce, ma un dono. Un simbolo universale, fonte di vita e salute. Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata! È necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici”.

In tempi di siccità, in cui anche una regione come la Lombardia, da sempre ricca di fonti e sorgenti, si ritrova a fare i conti in modo grave con la scarsità d’acqua (Arpa Lombardia, agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, parla di “livello di severità idrica alta”), non si può restare indifferenti.

Trattare con rispetto l’ambiente e usare le risorse a disposizione in modo equilibrato e responsabile è diventata una questione “etica” di primo piano che riguarda e coinvolge tutti, nessuno escluso.

Un ambito in cui ora si misura anche l’atteggiamento di disponibilità verso gli altri e la realizzazione concreta di una “vita buona”.

Fino a che punto – potremmo chiederci – siamo disposti a sacrificare una parte della comodità individuale per il bene comune, a rinunciare a qualcosa per migliorare la qualità di vita di tutti?

Non sono domande così lontane dalla nostra realtà quotidiana. Potrebbe accadere con il razionamento dell’acqua (già in atto in alcuni comuni bergamaschi), oppure con la necessità di spegnere i condizionatori in un periodo di caldo intenso.

Esistono, chiaramente, le contromisure messe in campo dalla politica, le innovazioni tecnologiche, le soluzioni possibili offerte dalla scienza. Esse però non tolgono valore ai comportamenti individuali e alle riflessioni che possono nascere da ogni nostra scelta.

Manifestano al contrario la necessità di affinare lo sguardo, di aprire gli orizzonti e approfondire temi diventati urgenti sulla spinta di avvenimenti “impensabili”. Ormai dovremmo essere allenati, negli ultimi anni siamo già stati messi alla prova su molti fronti: la pandemia, la guerra, la crisi energetica.

“Si riscontra – scrive Papa Francesco nella “Laudato sì” – uno spreco di acqua, non solo nei paesi sviluppati, ma anche in quelli in via di sviluppo che possiedono grandi riserve. Ciò evidenzia che il problema dell’acqua è in parte una questione educativa e culturale, perchè non vi è consapevolezza della gravità di tali comportamenti in un contesto di tale inequità.”

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha messo a punto un documento su questo tema, “Aqua Fons vitae – Orientamenti sull’acqua”, che contiene le proposte della Chiesa per rendere “l’oro blu” accessibile a tutti. Alla base una visione antropologica fondata sulla solidarietà universale, che può accomunare nello stesso principio etico e spirituale credenti e non credenti – continua ad attingere all’enciclica del Papa sull’ambiente come prima fonte di ispirazione.

Anche l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale ha approfondito questo tema, inserendo alcune riflessioni e consigli pratici in un libretto di accompagnamento a una mostra itinerante (a disposizione delle parrocchie) dedicata all’ambiente e agli stili di vita sostenibili. Ne offriamo qui sotto un assaggio.

 

BUONE PRASSI PER IL RISPARMIO D’ACQUA NELLA VITA QUOTIDIANA

Scegliere la doccia invece della vasca, che richiede una quantità superiore quattro volte superiore rispetto alla doccia;

Acquistare esclusivamente elettrodomestici di classe A+, che oltre a consumare meno energia consumano meno acqua; 

Effettuare i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e pulire periodicamente il filtro dell’elettrodomestico;

Lavare piatti, frutta e verdura in una bacinella e usate l’acqua corrente solo per il risciacquo;

Innaffiare le piante di sera, dopo il tramonto infatti l’acqua evapora più lentamente;

Utilizzare sciacquoni a doppia modalità che consumano meno di 4,5 litri di getto;

Raccogliere l’acqua piovana e quella dei climatizzatori per usi secondari, ad esempio per lavare l’auto o per innaffiare il giardino;
Provvedere a una corretta manutenzione di tutto il sistema idrico, un rubinetto che perde una goccia al secondo infatti disperde in un anno circa 5.000 litri;

 In caso di un laghetto artificiale o una piscina, installare una pompa di riciclo;

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La mancanza delle piogge favorisce l’invasione delle alghe specialmente nelle zone dove l’acqua non scorre, appunto per la scarsità di essa.

Foto di Giovanni Diffidenti