Cre di Nembro: prima settimana intensa, pronti a costruire qualcosa di grande

Batticuore Cre nembro 22

Primo weekend, primo bilancio del ritorno a piena operatività del Cre di Nembro. E anche prima considerazione, magari nemmeno così scontata: dopo due anni passati a convivere con la pandemia e le regole, tornare alla normalità non è affatto facile. Non è automatico rientrare in un regime di piena libertà dopo tutte le restrizioni e le fatiche che abbiamo passato negli ultimi tempi, né per gli organizzatori, nè per gli utenti del CRE. Le ultime due estati sono state particolari in ogni senso, ma la bellezza di quei momenti ha ripagato tutto il lavoro, un lavoro fatto per mandare avanti un progetto adatto a farci passare i mesi più caldi insieme ai ragazzi. In qualche modo, però, le vecchie usanze ci limitano ancora oggi, anche dopo la loro – parziale – scomparsa. E ci troviamo un po’ sperduti, quando vediamo di nuovo i bambini giocare insieme, quando c’è qualche problema da risolvere in poco tempo, quando la ferrea programmazione a cui eravamo ormai forzatamente abituati lascia il passo ad un po’ di sano caos. 

Insomma, la normalità, se così la si vuole chiamare, all’inizio ci ha preso un po’ di sorpresa. Ma questo non deve essere motivo di scoramento. È naturale, perfettamente logico che per rimettere un treno sui suoi binari ci si debba munire di pazienza e forza d’animo, e nessuno dei ragazzi che quest’anno sono chiamati a riempire di nuovo i nostri oratori come educatori ed animatori ne è privo. Sono giovani che non vedono l’ora di mettersi alla prova, di imparare, di sperimentare nuove esperienze e che, soprattutto, dimostrano una grande attenzione per i bambini a cui sono chiamati a fare da esempio. In più, nessuna grande avventura parte mai senza qualche piccola difficoltà. Superarle aiuta a prendere coscienza dei propri mezzi e ad aver fiducia nelle proprie capacità, per continuare a migliorarsi sempre, ed è esattamente quello che sta accadendo e che accadrà in queste quattro settimane di interazioni positive, di attività e di gite. 

Quindi, nel complesso, si può dire che questo sia stato un fantastico inizio di CRE, perché è partito con tutti i presupposti di un’esperienza meravigliosa, che non sono prospettive di perfezione, ma di continuo entusiasmo, e di volontà di mettere il proprio miglioramento al servizio di altri. Queste sono le basi fondamentali per costruire qualcosa di bello e di duraturo. È per questo che siamo tutti fiduciosi, e convinti che una prima settimana così – intensa, impegnativa, ma incredibilmente soddisfacente – sia un buonissimo auspicio per il futuro.