Inaugurato il sentiero partigiano “Strada della battaglia di Fonteno 31 agosto ‘44”

Nove stazioni, quasi 6km di percorso, con pannelli illustrativi bilingui, totem, foto storiche e sagome permanenti: è stato inaugurato da pochi giorni il Sentiero Partigiano “Strada della battaglia di Fonteno 31 agosto ‘44”, il suggestivo itinerario che ripercorre i momenti della più importante battaglia della Resistenza bergamasca. Si trova tra i Comuni di Fonteno, Adrara San Rocco ed Endine Gaiano.
L’opera è il frutto dell’impegno di ANPI Provinciale con le sezioni Valle Calepio – Val Cavallina, Endine Gaiano e Lovere, e con il sostegno fondamentale non solo dei Comuni di Fonteno, Adrara San Rocco, Endine Gaiano e Trescore Balneario ma anche di Comunità Montana Laghi Bergamaschi, Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e Arci Lombardia.
La Strada della battaglia di Fonteno è ora un percorso accessibile – interamente o solo per alcuni tratti – da scolaresche, escursionisti e semplici curiosi. Ognuna delle stazioni ricorda e testimonia momenti diversi dello scontro del 31 agosto 1944, raccontando i fatti esattamente dove si svolsero. La battaglia, vinta dalle forze della Resistenza, vide l’opposizione tra i Partigiani delle Brigate 53esima Garibaldi e Francesco Nullo e i battaglioni fascisti della OP Macerata e dei nazisti guidati da Fritz Langer, oltre a molti civili che attivamente sostennero la lotta partigiana.

Gli otto punti di sosta principale sono Piazza Ongaro Parroci a Fonteno, Cascina Fudrighì, Colletto, Colle di Caf, Monumento Brigate Partigiane sul Monte Torrezzo (già realizzato nel 1984, oggi arricchito dalle nuove istallazioni), Casì de Torès e Valmaggiore.
Come sottolineato nella cerimonia di inaugurazione dello scorso 23 luglio dal presidente provinciale di ANPI Mauro Magistrati, «Abbiamo avviato questa iniziativa nel 2020 grazie anche all’ispirazione del Partigiano Vincenzo Beni e di Francesco Nezosi, testimone della battaglia. Dopo due anni, così faticosi, che hanno causato la scomparsa di entrambi, inauguriamo finalmente il tracciato che si ispira all’analoga operazione fatta nel 2019 a Gandino con il percorso che porta in Malga Lunga. L’importanza di questa iniziativa sta anche nell’aver tessuto una rete di soggetti, istituzioni, enti, associazioni che hanno sostenuto la realizzazione del percorso e a cui va il nostro vivo ringraziamento. Lo definirei un progetto della Comunità: attraverso la valorizzazione della memoria offriamo la possibilità di stabilire contatti con la storia della Resistenza, andando sui luoghi dove si è combattuta».