ArtexiCre memories 2022: Orchestra cromatica

Raccogliamo ricordi e tracce dei laboratori di ArtexiCre dell’estate 2022, con idee e proposte che si possono replicare negli oratori anche in momenti diversi dal Cre.

“Un artista che voglia esprimere il suo mondo interiore vede con invidia che queste mete sono state raggiunte naturalmente e facilmente dall’arte più immateriale, la musica”. Con queste parole il celebre pittore Vasilij Kandinskij comincia una ricerca artistica che lo accompagnerà tutta la vita, concependo la sua produzione artistica come una sorta di composizione musicale, una sinfonia di colori che, mescolandosi fra loro, si trasformano nell’espressione dell’anima. “Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde”.

Trae ispirazione proprio dalle riflessioni di questo grande artista visionario il laboratorio che andiamo a scoprire in questo video, dal titolo ‘Orchestra cromatica’. Un viaggio all’interno del batticuore che la musica sa smuovere dentro di noi e che noi possiamo esprimere in mille modi attraverso l’arte. Partendo dall’interno delle sale e, in seguito spostandosi all’aperto nel giardino della Comunità delle Medie del Seminario Vescovile in Città Alta, i partecipanti si concentrano in un primo momento sulle sensazioni e le emozioni che diverse melodie suscitano in ciascuno di loro, poi passano ad indagare le potenzialità espressive del colore attraverso un uso inedito degli strumenti musicali, a corda e a percussione, che diventano matite e pennelli nelle mani di questi nuovi artisti in erba. I colori diventano così i protagonisti assoluti che traducono i sentimenti in musica: armonie e pennellate si fondono in un’esperienza unica, come ci spiega Giovanni Berera, coordinatore dei Dipartimenti Educativi del Museo Bernareggi: “Grazie a quest’attività multisensoriale si crea un legame, un gioco sinestetico tra la musica, la forma, il colore e il movimento. Questo è in assoluto il laboratorio in cui si dà più libera espressione all’interiorità e dove i ragazzi riescono a sfogarsi e ad esprimersi con maggior libertà”.