Estate, tempo di vacanze, mare, sole, spiaggia… e matrimoni. Molte sono le coppie che, in meridione, decidono di sposarsi nella stagione in cui generalmente, chi – per ragioni di lavoro – è emigrato al nord o si è trasferito all’estero fa ritorno al paese per trascorrere le proprie vacanze e riabbracciare amici e parenti.
Un’occasione in più per “aggiungere un posto a tavola che c’è un amico in più”, come ricorda il celebre brano della commedia musicale scritta tra il 1973 3 il 1974 da Garinei e Giovannini, per “dividere il companatico e raddoppiare l’allegria”.
E così, dopo la celebrazione in chiesa, le campagne tornano ad animarsi, grazie a grandi tavolate apparecchiate con ogni ben di Dio e dove si è pronti a spostare un po’ la seggiola per far posto al nuovo ospite.
Proprio come accadeva un tempo, quando il vociare e il rincorrersi dei bambini si intrecciava a una levata di calici o a qualche canto popolare che, con buona pace delle orecchie, non era sempre intonato, ma che riusciva sempre a scaldare il cuore.
C’era sempre cibo in abbondanza tanto che, con gli avanzi sapientemente reinventati dalle padrone di casa, si riusciva a mangiare ancora per diversi giorni.
Anche nel terzo millennio le tavolate della festa sono generosamente imbandite di prelibatezze che spaziano dal salato al dolce e dal dolce al salato. Non di rado accade che gli invitati non riescano a finire tutto quello che è stato preparato e allora capita che gli sposi decidano di “aggiungere un posto a tavola”.
Il progetto “Avanzi Popolo 2.0” per donare le eccedenze
“Ringraziamo Emiliana e il suo compagno per aver scelto di donare le eccedenze del proprio banchetto nuziale – hanno scritto il 1° agosto sulla propria pagina Fb gli ideatori del progetto Avanzi Popolo 2.0 –. Con la collaborazione tecnica di Masseria Torre Pietra e la preziosa mano dei volontari dello Sportello Caritas di Monopoli. Sono stati raccolti diversi contenitori di eccedenze tra primi, secondi e dolci, tutti redistribuiti attraverso la rete di solidarietà locale. Un’altra bella dimostrazione che festeggiare senza sprecare nulla è ancora più bello. In alto i calci, viva gli sposi!”.
Il post nel giro di pochi giorni è stato visualizzato oltre 6 milioni di volte, ottenendo 56mila like e oltre 2.800 commenti e più di 4mila condivisioni.
Anche Francesca e Davide hanno scelto di “aggiungere un posto a tavola”: quanto è avanzato del loro banchetto di nozze è andato, sempre attraverso Avanzi Popolo 2.0 alla Casa di pronta accoglienza Madre Teresa di Calcutta di Fasano (Brindisi) che si è occupata del recupero e della distribuzione.
Non solo. Anche Raffaella e il suo compagno hanno deciso, lo scorso 6 agosto, di destinare ad Avanzi Popolo 2.0 le eccedenze del loro banchetto di nozze, che sono state recuperate e redistribuite da Recuperiamoci Bisceglie.
Martedì 9 agosto sono stati Mariella e il suo sposo a scegliere di condividere il loro pranzo di nozze con chi fatica a mettere qualcosa in tavola: le eccedenze del loro banchetto sono state raccolte attraverso Avanzi Popolo 2.0 dalla Caritas di Castellana Grotte e sono state donate agli ospiti dell’istituto Saverio De Bellis.
Una rete solidale contro lo spreco di cibo
“Avanzi Popolo 2.0” è un progetto che nasce da un’idea di Marco Ranieri, Antonio Scotti, Marco Costantino e Antonio Spera, quattro giovani pugliesi che, dopo il successo della sperimentazione avviata nel 2014 e con il sostegno della onlus “Farina 080”, hanno tessuto nel barese una rete solidale contro lo spreco di cibo.
Nel corso degli anni sono state sviluppate oltre 900 azioni di recupero. Da quando è stato attivato il progetto sono state recuperate nella provincia di Bari 73mila chilogrammi di cibo. “Ma non è importante la qualità – sottolinea Ranieri – quando il numero di relazioni che abbiamo costruito. I donatori sono circa 200 con circa 80 associazioni caritative diverse (Sportelli Caritas, associazioni ed enti no profit). Un sistema di rete che Avanzi Popolo cerca di alimentare sul territorio cittadino e regionale”.
Una rete tessuta in maniera tale che il cibo possa percorrere il tragitto più breve possibile, favorendo le relazioni tra i soggetti sul territorio. Allo stesso tempo è stata sperimentata anche una piattaforma web che, per la prima volta in Puglia, ha permesso di testare il foodsharing, già molto diffuso in Europa, che offre uno strumento rapido e innovativo a chi ha voglia di donare cibo in una logica one-to-one, in forma del tutto gratuita e finalizzata alla costruzione di una comunità sempre più sostenibile e inclusiva.
Condividere il cibo per evitare sprechi: economia collaborativa
“L’obiettivo – spiegano i promotori del progetto – è quello di superare la dicotomia donatore–beneficiario e costruire uno strumento che consenta alle persone, indipendentemente dalla propria condizione di reddito, di condividere il cibo in eccesso o a ridosso della scadenza per evitare sprechi.
Il foodsharing rientra quindi fra le esperienze di economia collaborativa, in cui le persone costruiscono relazioni e creano valore e forme di scambio e dono”.
L’inaspettato successo ottenuto in questi giorni su Fb dal post che raccontava la scelta fatta da Emiliana e dal suo compagno, ha acceso i riflettori sul progetto e sono diverse le coppie che in questi giorni, alla vigilia del loro matrimonio, si sono rivolte ad Avanzi Popolo 2.0 per organizzare il recupero delle eccedenze del loro banchetto nuziale.
Come si può, concretamente, “aggiungere un posto a tavola”? A rispondere su Fb sono gli stessi promotori del progetto. “Chiunque sia interessato a organizzare il recupero di eccedenze in occasione di eventi (come una festa di matrimonio), può mandarci una mail a info@avanzipopolo.it considerando che per il mese di agosto siamo ormai al completo e che abbiamo bisogno di 15-20 giorni di preavviso.
In questi giorni stiamo ricevendo richieste da tutta Italia che ovviamente non possiamo soddisfare, per cui precisiamo: se siete in Puglia contattateci e proveremo a organizzarci, altrimenti potete provare a contattare le organizzazioni della rete Food Pride Italia”.