Papa Francesco: “L’alleanza dei vecchi e dei bambini salverà la famiglia umana”

“L’alleanza dei vecchi e dei bambini salverà la famiglia umana”, ha detto questa mattina Papa Francesco nella catechesi dell’udienza generale tenuta in Aula Paolo VI. “Dove i bambini e i giovani parlano con i vecchi c’è il futuro”, ha aggiunto a braccio.

Di qui un’esortazione in forma interrogativa: “Potremmo, per favore, restituire ai bambini, che devono imparare a nascere, la tenera testimonianza di anziani che possiedono la saggezza del morire? Questa umanità, che con tutto il suo progresso ci sembra un adolescente nato ieri, potrà riavere la grazia di una vecchiaia che tiene fermo l’orizzonte della nostra destinazione?”.

La morte è “certamente un passaggio difficile della vita: tutti noi – ha detto Francesco ancora fuori testo –  dobbiamo andare lì ma non è facile, ma è anche il passaggio che chiude il tempo dell’incertezza e butta via l’orologio. Perché il bello della vita, che non ha più scadenza, incomincia proprio allora” ma, ha detto di nuovo a braccio, “incomincia dalla saggezza di quell’uomo e quella donna, gli anziani, che sono capaci di dare ai giovani il testimone.

Cerchiamo – l’auspicio del Papa – che questo legame non sia tagliato, che i vecchi abbiano la gioia di parlare con i giovani e i giovani prendano dai vecchi la saggezza della vita”.

“La testimonianza degli anziani unisce le età della vita”

“La testimonianza degli anziani è credibile per i bambini: i giovani e gli adulti non sono in grado di renderla così autentica, così tenera, così struggente, come possono fare gli anziani. Quando l’anziano benedice la vita che gli viene incontro, deponendo ogni risentimento per la vita che se ne va, è irresistibile”.

Così il Papa nell’udienza generale in Aula Paolo VI, dedicata ancora al tema della vecchiaia. “Non è amareggiato perché passa il tempo – ha osservato a braccio -, ha la gioia del vino buono che si è fatto buono con gli anni”.

“La testimonianza degli anziani – ha proseguito – unisce le età della vita e le stesse dimensioni del tempo: passato, presente e futuro. È doloroso – e dannoso – vedere che si concepiscono le età della vita come mondi separati, in competizione fra loro, che cercano di vivere ciascuno a spese dell’altro. Questo non va”. L’umanità “è antica, molto antica, se guardiamo al tempo dell’orologio. Ma il Figlio di Dio, che è nato da donna, è il Primo e l’Ultimo di ogni tempo. Vuol dire che nessuno cade fuori dalla sua eterna generazione, fuori dalla sua splendida forza, fuori dalla sua amorevole prossimità”.

“Affidiamo il destino dell’Europa alla Madonna Nera”

“In questi giorni, migliaia di pellegrini si recano a piedi al santuario di Jasna Góra, pregando per la pace e la riconciliazione nel mondo. Tra di loro ci sono molti ucraini che hanno trovato nel vostro Paese una casa ospitale. Affidiamo il destino dell’Europa e del
mondo alla Madonna Nera”. Lo ha detto Papa Francesco, salutando i pellegrini polacchi al termine dell’udienza generale in Aula Paolo VI. Durante i saluti ai pellegrini di lingua italiana un bambino è corso dal Pontefice e gli è rimasto accanto. “Nell’udienza parlavamo del rapporto tra vecchi e giovani, è stato coraggioso questo – ha detto Francesco riferendosi al bambino – e rimane tranquillo, eh?”. “Il mio pensiero come sempre va all’Ucraina: non dimentichiamo quel popolo martoriato”, l’esortazione conclusiva del Pontefice.