Preghiera nel tempo della prova: la proposta diocesana di incontro

“Passava sanando e beneficando tutti” (At 10,38) -La proposta diocesana di preghiera nel tempo della prova-

Come la Chiesa può prendersi a cuore il desiderio di cura, consolazione, guarigione, liberazione di coloro che stanno attraversando particolari momenti di prova fisica, psichica o spirituale o che hanno vissuto esperienze di allontanamento dalla fede cristiana e divenire per loro segno della compassione di Gesù, che “passava sanando e beneficando tutti” (At 10,38)?

Tra le innumerevoli, possibili risposte della comunità cristiana ce n’è una che rappresenta il cuore e l’anima di tutte le altre e che i discepoli di Gesù non possono e non vogliono rinunciare ad offrire: la preghiera. 

Nel tempo della prova, qualunque forma essa possa assumere, noi avvertiamo tutta l’importanza di rimanere in comunione con il Signore, di attingere forza da Lui e di essere accompagnati e custoditi dalla preghiera dei fratelli.

Quando la vita ci mette alla prova e vaglia la nostra fede, avvertiamo il bisogno di luoghi e gesti che ci aiutino a sperimentare in modo forte la vicinanza di Dio e non è raro oggi imbattersi in gruppi che, promettendo guarigioni speciali, rischiano però di veicolare un’idea magica della preghiera e di introdurre in contesti che invece di donare la pace la rubano. 

Momento diocesano di preghiera comunitaria

Per questa ragione un gruppo di sacerdoti, diaconi, religiosi, consacrate e laici, su incoraggiamento del Vescovo Francesco sta proponendo ormai da quattro anni un momento diocesano di preghiera comunitaria nel tempo della prova, dove invocare e sperimentare la consolazione che viene dal “Dio di ogni consolazione che ci consola in ogni genere di tribolazione perché anche noi possiamo consolare come siamo consolati” (cfr 2Cor 1,3-7). 

Gli incontri di preghiera proposti non promettono né facili guarigioni né esperienze straordinarie, né si vogliono sostituire a tutte le possibili e necessarie forme di cura medica o psicologica, ma vogliono regalare ciò che di più straordinario i discepoli di Gesù possono condividere: la certezza che Lui è il fedele amante delle loro storie e rimane con loro sempre e che proprio lì dove due o tre si riuniscono nel suo nome Lui è presente in mezzo a loro (Mt 18,20).

Il filo conduttore: le beatitudini. Gli incontri in Seminario

Quest’anno il filo conduttore sarà quello delle beatitudini: ogni primo sabato del mese nella Chiesa ipogea del Seminario dalle 15,30 alle 17,30 si potrà vivere un tempo per mettersi con umiltà e fiducia alla presenza del Signore, porsi in ascolto attento della sua Parola, stare in adorazione, affidare a Lui nella preghiera di intercessione i desideri, i timori, le fatiche, le vicende personali e di coloro a cui siamo legati. 

Le comunità di vita contemplativa della diocesi accompagneranno con la loro preghiera questo cammino e a turno ogni monastero porterà nella preghiera le intenzioni raccolte durante l’incontro. 

Per dettagli e per scaricare il materiale informativo e i testi degli incontri:

Don Alberto Monaci

(Direttore dell’Ufficio per la Pastorale dei Movimenti Religiosi Alternativi)

Scarica il testo qui:

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