Papa Francesco: affrontare con decisione la crisi del clima e la distruzione della biodiversità

“Noi non ci troviamo davanti, già impacchettata, la vita che dobbiamo vivere”. Lo ha detto il Papa, durante l’udienza di oggi, la prima dedicata al discernimento, che “comporta una fatica”. “Dio ci invita a valutare e a scegliere: ci ha creato liberi e vuole che esercitiamo la nostra libertà”, ha spiegato Francesco: “Per questo, discernere è impegnativo”.

“Abbiamo fatto spesso questa esperienza: scegliere qualcosa che ci sembrava bene e invece non lo era. Oppure sapere quale fosse il nostro vero bene e non sceglierlo”, ha attualizzato il Papa: “L’uomo, a differenza degli animali, può sbagliarsi, può non voler scegliere in maniera corretta: è la libertà. La Bibbia lo mostra fin dalle sue prime pagine. Dio dà all’uomo una precisa istruzione: se vuoi vivere, se vuoi gustare la vita, ricordati che sei creatura, che non sei tu il criterio del bene e del male e che le scelte che farai avranno una conseguenza, per te, per altri e per il mondo; puoi rendere la terra un giardino magnifico o puoi farne un deserto di morte. Un insegnamento fondamentale: non a caso è il primo dialogo tra Dio e l’uomo”.

“Un discernimento dove il Signore dà una missione”, ha commentato a braccio: “e l’uomo, ogni passo che fa, deve discernere quale decisione prendere. Discernimento è quella riflessione della mente e del cuore che noi dobbiamo fare prima di prendere una decisione”.

Per il Papa, “il discernimento è faticoso ma indispensabile per vivere. Richiede che io mi conosca, che sappia cosa è bene per me qui e ora. Richiede soprattutto un rapporto filiale con Dio”. “Dio è Padre e non ci lascia soli, è sempre disposto a consigliarci, a incoraggiarci, ad accoglierci”, ha garantito Francesco: “Ma non impone mai il suo volere. Perché? Perché vuole essere amato, non temuto: e anche Dio ci vuole figli, non schiavi, ma figli liberi. E l’amore si può vivere solo nella libertà. Per imparare a vivere si deve imparare ad amare, e per questo è necessario discernere: cosa fare adesso? Davanti a questa alternativa possiamo fare più maturità nell’amore. Che lo Spirito Santo ci guidi! Invochiamolo ogni giorno, specialmente quando dobbiamo fare delle scelte”.

“Domani ricorderete l’anniversario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che ha segnato così dolorosamente la nazione polacca”. Lo ha ricordato il Papa, salutando al termine dell’udienza in Aula Paolo VI i fedeli polacchi. “E oggi stiamo vivendo la terza”, ha aggiunto a braccio. “La memoria delle esperienze passate vi spinga a coltivare la pace in voi stessi, nelle famiglie, nella vita sociale e internazionale”, l’auspicio di Francesco, che poi ha aggiunto a braccio: “Preghiamo in modo speciale per il popolo ucraino”.

“Domani celebreremo la Giornata mondiale di preghiera per la custodia del creato, che si concluderà il 4  ottobre, festa di San Francesco di Assisi”. Lo ha ricordato il Papa, prima dei saluti ai fedeli di lingua italiana che concludono l’udienza generale. “Il tema di quest’anno, ‘Ascolta la voce del creato’ – l’auspicio di Francesco – possa favorire in tutti l’impegno concreto di prendersi cura della nostra casa comune”. “In balia dei nostri eccessi consumistici – il grido d’allarme del Papa – la nostra sorella madre terra geme e ci implora di fermare i nostri abusi e la sua distruzione. Preghiamo affinché i vertici Cop 27 e Cop15 possano unire la famiglia umana nell’affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della distruzione della biodiversità”.