Partecipazione e consapevolezza: nota dell’Ufficio per la pastorale sociale sulle elezioni

Vi proponiamo la nota predisposta dall’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro come punto di partenza per una riflessione.

Carissimi e carissime, 

in questo momento delicato, decisivo e non scontato rispetto ai possibili esiti futuri sia per l’Italia e l’Europa, dobbiamo sentire forte la responsabilità anche come realtà ecclesiali, comunità ecclesiali territoriali, parrocchie, associazioni e gruppi, per fare tutto il possibile perché la nostra gente possa affrontare la prossima scadenza elettorale nel modo migliore possibile, attraverso la partecipazione e la consapevolezza che sta alla base delle scelte democratiche. 

Non smettiamo di credere che “la migliore politica, quella che nasce dall’amore politico”, come ci ricorda la Fratelli tutti, sia frutto delle scelte dei singoli che ritornano a confrontarsi e crescere attorno a ciò che è essenziale, a ciò che è bene comune e cioè il miglior bene possibile e reale per tutti.

Incontrarsi intorno a un interesse superiore

Per questo è davvero importante sentire ed esprimere concretamente la nostra responsabilità per aiutare le persone delle nostre comunità ad incontrarsi “attorno a quell’interesse superiore” che impone di mettere da parte convenienze e piccoli interessi personali e che rendano la politica libera da tatticismi ormai In e rischiosi per tutti. 

Come ci dice in modo chiaro anche la Conferenza episcopale italiana, in particolare nella figura del suo presidente Card Zuppi:

“dobbiamo pensare alla sofferenza delle persone e garantire risposte serie, non ideologiche o ingannevoli, che indichino anche, se necessario, sacrifici, ma diano sicurezza e motivi di speranza. Il fondamentale confronto politico non deve mancare di rispetto e deve essere improntato alla conoscenza dei problemi, a visioni comuni senza furbizie, con passione per la cosa pubblica e senza agonismi approssimativi che tendono solo a piccoli posizionamenti personalistici e non a risolvere le questioni… chiediamo di tener conto delle preoccupazioni della Chiesa per l’educazione, il lavoro, la pace e la famiglia, nonché della grande preoccupazione per il terzo settore.”

Ricostruire il senso di comunità, trovare ciò che unisce

Non possiamo pensare che le questioni possano finire il più delle volte  per giocarsi nel tentativo di vincere singole battaglie da parte dei partiti, ma facendo perdere l’intera partita al Paese.

È un tempo nel quale dobbiamo ricostruire il senso di comunità, in cui, come ha ricordato il presidente Mattarella, occorre un “contributo costruttivo” da parte di tutti, specialmente di chi sceglie di impegnarsi nella vita politica. E ci auguriamo siano tanti e con tanta e profonda motivazione per il bene comune.

Ce lo siamo già detti varie volte e ce lo ripetiamo anche ora: anche questa crisi può e deve essere un’ opportunità per ritrovare quello che unisce, per rafforzare il senso di una comunità di destino e la passione per rendere il nostro Paese migliore. 

Si voterà il 25 settembre e anche se sappiamo bene che la fine dell’estate è l’inizio delle varie attività non è un periodo favorevole per particolare proposte formative o di incontro, desideriamo ricordare la nostra disponibilità per fornire materiale e favorire incontri e confronti che possano in qualche modo ribadire passione e doveri per far crescere il bene comune.

Vi auguriamo di star bene e vi mandiamo pensieri belli.