“Otello Circus” al Teatro Donizetti uno spettacolo senza barriere

“Otello Circus” è il progetto di alto valore artistico del Teatro La Ribalta- Kunst der Vielfalt di Bolzano, che porta in scena attori professionisti con disabilità. A curare la regia è Antonio Viganò che in collaborazione con l’assessorato alle politiche sociali di Bergamo, proporrà questo spettacolo al Teatro Donizetti il 13, 14 e 15 marzo 2023 alle 20.30. 

La mise en scène ripropone un’ambientazione felliniana con un vecchio Circo dove Otello è costretto a rappresentare la sua personale tragedia come condanna per il gesto omicida di cui si è macchiato. Qui, tra finzione grottesca e realtà della vita, tutti i personaggi del (melo)dramma interpretano il proprio loro ruolo in veste di acrobati, lanciatori di coltelli, equilibristi, domatori incapaci di fermare quel circo dei sentimenti umani che porta alla quotidiana tragedia della gelosia e insegna quanto l’amore che uccide sia contro natura.

Come ha sottolineato l’assessore Marcella Messina: “Portare a Bergamo questo spettacolo rappresenta una straordinaria occasione per raccontare al pubblico, in una forma diversa e davvero significativa, l’idea di disabilità che da tempo portiamo avanti nelle scelte dell’Amministrazione. I nostri progetti sono infatti orientati all’inclusione, all’emancipazione, all’autonomia e alla valorizzazione delle persone e delle loro famiglie attraverso azioni condivise con tutti gli attori del territorio impegnati in questo ambito, e con le reti formali e informali che animano la nostra comunità”.

Un concentrato di emozione e poesia

Un’iniziativa nata dall’incontro tra il direttore artistico del Donizetti Maria Grazia Panigada e il regista Antonio Viganò. “Ciò che mi ha colpito di questo spettacolo quando l’ho visto per la prima volta a Rimini è stata la grande emozione e poesia che mi ha trasmesso. Il termine corretto sarebbe incantamento e da lì è nato il desiderio di mostrarlo anche alla nostra comunità. Vi è dietro una grande espressività artistica e molta cura per giungere alla spontaneità con cui gli attori recitano ed occupano la scena” ha raccontato la Panigada. 

Un messaggio che vuole essere quello di arrivare al bello e di mostrare come anche coloro che sono portatori di disabilità possano contribuire ad un progetto artistico di grande spessore. “Tutti siamo vulnerabili in quanto esseri umani” ha raccontato il regista Viganò: “Otello Circus è uno spettacolo, un’opera lirica che vede in scena gli attori – di – versi del Teatro La Ribalta – e i musicisti “diversi “della orchestra Allegromoderato accompagnati dalle voci di tre cantanti lirici. In scena, dentro un piccolo circo che accoglie gli spettatori, si esibiscono con grande forza. Otello Circus è uno spettacolo che gira in tanti teatri italiani svelando bellezza e poesia e sconfessando i pregiudizi e i cliché che accompagnano la diversità”. 

Teatro come inclusione culturale: aperto a tutti, senza barriere

Un progetto che porta avanti il principio di un teatro aperto a tutti, indipendentemente dall’età o dallo stato sociale e di salute, come ha evidenziato il presidente della Fondazione Donizetti, Giorgio Berta. Un evento che sposa il principio dell’inclusione culturale con uomini e donne capaci di trasformare il disagio in successo. “Non credo si possa rimanere impassibili di fronte ad un evento artistico che tocca temi tanto sensibili che caratterizzano il nostro presente e riempiono la nostra informazione quotidiana” ha affermato Dario Zoppetti, presidente della Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati.

Una cultura che quindi si arricchisce con la fragilità. Il Teatro La Ribalta, che nasce come cooperativa sociale, è stata capace di dare dignità al lavoro anche in un contesto sfidante come quello dell’arte. Carlo Boisio, presidente del Coordinamento Bergamasco per l’Inclusione, ha spiegato come molte delle associazioni del CBI coltivano da anni laboratori teatrali, strumenti privilegiati di attivazione delle relazioni e dei contesti territoriali, capaci di saldare differenze e superare barriere e pregiudizi. 

“Come organizzazioni sindacali ci siamo sempre battuti per creare condizioni di riscatto e per estendere e garantire ad ognuno pari opportunità di crescita, per questo è necessario che tutti abbiano accesso alla formazione e alla cultura che sono la vera dimensione dell’umano”, ha concluso Francesco Corna, segretario generale CISL Bergamo.