Anno pastorale 2022-2023: possiamo fare così. Il senso di “Camminare insieme”

La lettera pastorale “Camminare insieme per servire la vita dove la vita accade”

L’anno pastorale 2022-2023 si apre con la lettera del Vescovo Francesco, che vorrebbe provare a regalare un respiro diocesano e comune alle riflessioni e alle azioni che cominciano a invadere i calendari parrocchiali.

Già il titolo e la forma della lettera permettono di fare alcune considerazioni che servono per dare l’intonazione di fondo della vita delle comunità cristiane bergamasche. “Camminare insieme” è un invito alla fraternità e a non trascurare la qualità spirituale dell’azione cristiana: lo Spirito Santo è protagonista di conversioni e di fecondità che diventano particolarmente visibili nei santi.

Camminare con loro, santi ufficiali e quelli “della porta accanto”, ricorda a tutti la potenza del vangelo: senza questo moto di conversione, diventa difficile cambiare realmente qualcosa. “Per servire la vita dove la vita accade” è l’obiettivo per cui è necessario camminare insieme. Il criterio pastorale emerso durante la pandemia continua a fare da guida anche in questo tempo segnato dalla guerra in Ucraina e dalla conseguente crisi economica: non si tratta di moltiplicare i servizi, ma di esserci con lo stile di Gesù, in particolare nella vicinanza alle famiglie.

Esserci con lo stile di Gesù, vicini alle famiglie

Questo stile si impara alla mensa della Parola e dell’Eucaristia. E poi, la forma assunta dalla lettera: non mette al centro una riflessione su una singola dimensione della vita cristiana, ma cerca di comporre un disegno che tenga insieme «le indicazioni relative al Cammino sinodale delle Chiese in Italia, senza trascurare processi in atto a livello diocesano, che non indeboliscono questo cammino, ma lo arricchiscono con la originalità e la specificità che li caratterizza».

Il piatto forte è il cammino sinodale, e attorno ad esso si apre la corolla delle sensibilità diocesane che lo declinano.

Si è ancora nella fase narrativa del Cammino sinodale, quel momento in cui raccogliere testimonianze e vissuti di Chiesa, allargando il cerchio dell’ascolto.

Fa da guida a questo anno di ascolto il testo I cantieri di Betania che, a partire dall’icona evangelica di Marta e di Maria, ha raccolto i contributi delle Diocesi di tutta Italia e ha individuato 3 argomenti, 3 “cantieri” di cui è necessario discutere ancora, affidando l’individuazione di un quarto cantiere a ogni diocesi.

I quattro cantieri del cammino sinodale

I 3 cantieri sono: il cantiere della strada e del villaggio – legato all’ascolto di chi ha meno voce e dei nuovi linguaggi – il cantiere dell’ospitalità e della casa – che ha a che fare con le famiglie e con la dimensione familiare di ambienti e strutture ecclesiali – il cantiere delle diaconie e della formazione spirituale – che vorrebbe mettere a fuoco la qualità evangelizzatrice delle azioni e il ruolo dei ministeri.

Il cantiere diocesano ha invece a che fare con il tema dell’autorità e della condivisione della responsabilità. In quest’anno diverse realtà ecclesiali sono chiamate a confrontarsi sinodalmente su questi 4 cantieri, per produrre una sintesi che tratteggi il volto del cambiamento della nostra Chiesa.

La Lettera elenca poi le attenzioni diocesane che confluiscono nell’attenzione sinodale. Innanzitutto, la rinnovata proposta vocazionale e dell’orizzonte sacerdotale, legata alla scelta di continuare a sostenere l’esperienza del Seminario minore nel mentre la si ridisegna: le parrocchie e il presbiterio sono invitati a prendere parte e a dare forma a questo slancio.

Continua il pellegrinaggio pastorale nelle comunità diocesane

Secondo, la scadenza del quinquennio di CET e fraternità presbiterali impone un rinnovo di alcune cariche, la verifica di quanto fatto e l’impegno a continuare quanto di buono è stato intuito; anche la scadenza di diversi incarichi di Curia diventa un’occasione per interrogarsi sulle migliori modalità del servizio.

Terzo, la continuazione e l’intensificazione del pellegrinaggio pastorale: in particolare il Vescovo chiede che l’incontro con una realtà significativa della parrocchia avvenga all’insegna del dialogo con le famiglie, soprattutto sposi e genitori. Quarto, l’occasione di Bergamo-Brescia capitale della cultura 2023 offre l’opportunità di una vivacità e di una narrazione anche ecclesiale da tenere presente.

Infine, la Lettera si chiude con un augurio di pace e con l’invito ai giovani a prendere seriamente in considerazione la GMG di Lisbona, che si terrà ad agosto, come segno di speranza.

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