“La Storia, le storie”: la rassegna “Box Organi” di Lallio, tra classica, jazz e letteratura

«Box Organi è un contenitore di cose possibili, una scatola sonora all’interno della quale puoi trovare principalmente la musica organistica, ma anche gli assoli dei jazzisti che rielaborano, con strumenti sempre diversi, temi presi in prestito dai brani in programma. Poi c’è l’angolo letterario, dedicato ai racconti d’autore, e le nuove creazioni scritte da compositori contemporanei per l’organo Bossi Urbani della Parrocchiale. In questo modo anche un organo antico diventa strumento vitale, capace di dialogare con la modernità in tutti i suoi aspetti».  Sono parole entusiaste e cariche di passione quelle di Alessandro Bottelli, ideatore e direttore artistico della rassegna di concerti «Box Organi. Suoni e parole d’autore», realizzata in collaborazione con la parrocchia di Lallio. 

L’iniziativa, che si avvale del contributo della Fondazione Credito Bergamasco, delle ditte Zanetti, Montello, Agnelli Metalli, Ferretticasa, Co.Me.C., Fra.mar, Ambrosini e dell’Associazione Libera Musica, oltre che del patrocinio e del sostegno della Provincia di Bergamo e del Comune di Lallio, di Eliorobica come sponsor tecnico, ha la media partner del Corriere della Sera, di Avvenire, di Famiglia Cristiana, di santalessandro.org, settimanale online della Diocesi di Bergamo, e della rivista specializzata Jazzit.

Giunta all’ottava edizione, quest’anno la manifestazione punterà i riflettori su “La Storia, le storie”. «È un tema che permetterà di scandagliare un repertorio tastieristico poco conosciuto: come la grande Storia, quella in gran parte determinata da guerre, battaglie, rivoluzioni, ma anche le piccole storie personali, quotidiane dei compositori, possano aver determinato la nascita di brani musicali soprattutto per organo», specifica Bottelli.

«Per quanto riguarda le composizioni di questo genere ispirate a vicende personali», aggiunge Bottelli, «possiamo ricordare il Capriccio sopra la lontananza del suo fratello dilettissimo, scritto da Johann Sebastian Bach nel 1703, in cui l’autore “racconta” con i suoni il doloroso distacco dall’amato fratello». In effetti Johann Jacob, fratello maggiore del Kantor, partì per arruolarsi in qualità di oboista nell’esercito del re Carlo XII di Svezia.

Sul versante invece, diciamo così, più bellicoso della Storia, possiamo citare il genere della Battaglia, che ebbe tanto successo tra i compositori vissuti tra fine Cinquecento e Seicento. La Battaglia era caratterizzata da brani sia strumentali che corali e talvolta si presentava anche sotto forma di musica da balletto e, per esprimere la drammaturgia del conflitto, faceva leva su un gioco di sfumature, motivi e temi, sull’impiego di toni militari suonati da ottoni o legni e di alcune tecniche musicali come il suonare il violino col legno o rulli. Persino nelle chiese venivano eseguite le “Battaglie” per organo per simboleggiare la lotta del Bene contro il Male o l’allegoria della vittoria di Cristo sulla morte. «Per passare a battaglie più recenti, va ricordato Le sanguinose giornate di Marzo, un brano organistico che racconta i moti rivoluzionari milanesi contro la dominazione asburgica, scritto dal francescano padre Davide da Bergamo, uno dei più apprezzati organisti, compositori e collaudatori di organi vissuto nella prima metà dell’Ottocento» precisa Bottelli. 

L’organista Luca Scandali

Il concerto di inaugurazione dell’edizione 2022 di «Box Organi. Suoni e parole d’autore», programmato per sabato 17 settembre alle 21 nella chiesa arcipresbiterale, vedrà protagonista Luca Scandali, vincitore nel 1998 del primo premio al prestigioso 12° Concorso Internazionale d’Organo “Paul Hofhaimer” di Innsbruck, affiancato dalla violinista e jazzista Eloisa Manera. In scaletta, composizioni di António Correa Braga, Bernardo Storace, Johann Kuhnau, Johann Sebastian Bach, padre Davide da Bergamo. Aggiunge Bottelli: «Ho voluto dedicare il concerto, in accordo con i familiari, alla memoria di Chiara, venuta a mancare l’aprile scorso. Una donna che non ho mai conosciuto personalmente, ma la cui storia, raccontatami da una sua affezionatissima zia, mi ha molto colpito: in seguito a una gravidanza purtroppo non andata a buon fine, la donna, all’età di 33 anni, ebbe un ictus cerebrale che le tolse l’uso degli arti e la parola.

La violinista jazzista Eloisa Manera

Costantemente circondata dall’affetto dei suoi cari, è rimasta paralizzata per 16 anni. Comunicava solo con lo sguardo. E quello sguardo era pieno di parole non dette. Di tenerezza e conforto». 

Silvio Celeghin, pianista, organista, clavicembalista, concertista e docente presso il conservatorio “B. Marcello” di Venezia

Il 24 settembre sarà la volta di Silvio Celeghin, pianista, organista, clavicembalista, concertista e docente presso il conservatorio “B. Marcello” di Venezia, che affronterà all’organo le creazioni di Alessandro Poglietti, Antonio Vivaldi, Giuseppe Verdi, Marco Enrico Bossi, Mirko Ballico, Peter Clark e ancora padre Davide da Bergamo, intervallate dalle estemporanee rielaborazioni al mandolino di Dorina Frati, considerata tra i più grandi virtuosi di questo strumento a livello internazionale. Il concerto, con finalità benefiche, è inteso alla raccolta di fondi da destinare interamente all’AIDO di Lallio. 

Dorina Frati, talentuosa artista al mandolino

Sabato 1 ottobre doppio appuntamento con Fabio Bonizzoni, considerato tra i principali interpreti alla tastiera della sua generazione, nella duplice veste di clavicembalista (ore 17, antica chiesa di San Bernardino, con prenotazione) e di organista (ore 21, chiesa arcipresbiterale), con autori che spaziano da Johann Jakob Froberger a Johann Kuhnau e da Jan Pieterszoon Sweelinck a Claude Balbastre.

Il clavicembalista e organista Fabio Bonizzoni

Federico Calcagno al clarinetto basso riaggiornerà le melodie antiche appena ascoltate dalla voce dell’organo con una serie di improvvisazioni tematiche. Per celebrare i trent’anni dal restauro dell’organo Bossi Urbani 1889, la serata sarà introdotta da una breve prolusione del professor Giosuè Berbenni che illustrerà le caratteristiche dello strumento.

Federico Calcagno al clarinetto basso

Una delle peculiarità di Box Organi è anche la costante attenzione alla contemporaneità, musicale e letteraria. In ogni concerto il pubblico potrà ascoltare prime esecuzioni assolute, nuove creazioni musicali pensate espressamente per l’organo Bossi Urbani 1889 e commissionate a compositori di chiara fama. Quest’anno la scelta è caduta su Giorgio Colombo Taccani, Alberto Cara e Valentino Donella (per più di vent’anni direttore dell’antica e prestigiosa Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo). «Ho chiesto a questi tre compositori – illustra Bottelli – di scrivere un brano organistico ispirandosi liberamente a una storia documentata o a una storia vissuta in prima persona. Due compositori hanno scelto la seconda opzione: Alberto Cara, ad esempio, nel suo Battiti, ha voluto ripercorrere la forte emozione provata di fronte all’ecografia della sua prima figlia, mentre don Valentino Donella ha preferito rivolgersi a una storia “anonima”, riferita alla sua permanenza in terra bergamasca. Giorgio Colombo Taccani, invece, ha preso spunto per Armistizio da un episodio di storia realmente accaduto, avvenuto nella Prima guerra mondiale». Il consueto spazio letterario vedrà la lettura di tre racconti inediti di argomento organistico firmati da Aldo Nove, Laura Bosio e Giorgio Fontana, affidati alle cure dell’attrice Matilde Facheris

Il noto organista e compositore Arturo Sacchetti
don Valentino Donella, storico direttore dell’antica e prestigiosa Cappella Musicale della Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo

A corollario della manifestazione, segnaliamo altri appuntamenti da non perdere: la conferenza di approfondimento “La Storia, le storie”: se i suoni dell’organo raccontano il mondo con Arturo Sacchetti (giovedì 22 settembre, ore 20.45, Sala dell’Oratorio, con prenotazione), figura di assoluto riferimento del mondo organistico italiano e internazionale; il concerto-spettacolo per bambini Il geniale costruttore. A tu per tu con Adeodato Bossi Urbani (domenica 9 ottobre, ore 15 e 16.15, chiesa arcipresbiterale), scritto da Alessandro Bottelli e Federica Cavalli e incentrato su alcune notizie biografiche del celebre organaro bergamasco, artefice anche dello strumento di Lallio. Interpreti ormai collaudati, il tenore-organaro Francesco Cortinovis, Matilde Facheris e Roberto Olzer alla consolle dell’organo; il concerto straordinario con il Coro Grigna dell’A.N.A. di Lecco diretto da Riccardo Invernizzi in dialogo con Fausto Caporali all’organo e Nadio Marenco alla fisarmonica (giovedì 29 settembre, ore 21, chiesa arcipresbiterale). «Quest’ultimo è un nuovo progetto, a cui tengo in modo particolare – afferma Bottelli – e che ho pensato per intercettare l’attenzione di un pubblico più vasto. Sarà realizzato in collaborazione con il Gruppo Alpini di Lallio e metterà in dialogo il repertorio tradizionale dei canti alpini, canti che raccontano storie, sia collettive sia personali, con due autentici virtuosi: il fisarmonicista Nadio Marenco e l’organista della Cattedrale di Cremona, Fausto Caporali. La serata si preannuncia carica di sorprese ed emozioni, sospesa tra rinnovato culto della tradizione corale e nuove prospettive strumentali in sintonia con la modernità». 

Coro Grigna dell’A.N.A. di Lecco

Per info e prenotazioni (in particolare per il recital clavicembalistico di Fabio Bonizzoni del 1° ottobre alle ore 17.00 nell’antica chiesa di San Bernardino e per la conferenza del m° Arturo Sacchetti di giovedì 22 settembre, ore 20.45, Sala dell’Oratorio, causa posti limitati): 388 58 63 106.